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una volta di lasciar andare quelle brutte ideaccie, e vedendo che non gli dava retta, giunse nel suo zelo amichevole, fino a posarle una mano sulla spalla come per riscuoterla dal suo torpore.
Lei alzò gli occhi un momento e gli disse addio.
Così si lasciarono.
Ma aveva fatti appena pochi passi, allorchè un uomo uscì dal bosco e venne difilato a lei.
— Dove andate bella ragazza? chiese costui con accento ironico.
La Teresina s’arrestò impaurita e guardò quell’uomo. Un sudore freddo lo corse per tutto il corpo, quell’uomo era il conte nonno.
— Si fa all’amore alla Sordina, eh?
La Teresina indietreggiò più impaurita che mai.
— Non mi state a far l’innocentina, ora vi ho veduta, sapete. Gli è un pezzo che vi pedino. Non potevo capacitarmi di questa premura d’andare a messa tutte le mattine. Stamani vi ci ho colta. Sentite: siete uscita all’alba: io avevo preso il mio fucile per andare a caccia, ero dunque nel bosco quando siete passata la prima volta.
Naturalmente, due o tre settimane fa, non vi avrei guardata; ma, dacchè vi hanno dichiarata contessa, capirete bene che, almeno per me, siete