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suo avvicinarsi sarebbe stato causa d’imbarazzo e quindi di nuove umiliazioni per lui.
Pure, voleva sapere chi era quella pettegola, che viaggiava sola e si dava delle arie da principessa.
— Facciamo un poco di musica? — domandò una signorina, che già si annoiava.
Le altre approvarono in coro:
— Sì, sì, un poco di musica!
La signora Maria fu obbligata a muoversi, e Mario Limonta, rimasto libero, si accostò al tavolino dei giuocatori di tresette, tra i quali era suo fratello e l’ingegner Ugoletti; questi esclamò:
— Bravo! vieni un poco qui da noi; le signore ti hanno goduto abbastanza.
Tutti risero e le arguzie s’incrociarono. Anche l’avvocato si sforzò a dire la sua, che fu alquanto agra.
Come accade sempre, vi era anche qui un giuocatore serio che non tollerava interruzioni e richiamò i giuocatori al dovere della partita.