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E le ragazze più mature, che non potevano a meno di commoversi alla magica parola «matrimonio» ridevano di un riso stentato.

Fra i due gruppi stavano Marco Fabbi e Andrea Celanzi, sempre attento ai cenni della cugina.

— Andrea, ti prego; fammi portare un bicchier d’acqua....

E Andrea andava a prenderla lui, l’acqua, freschissima e limpida.

— Andrea, non ti pare che quella pianta di vaniglia abbia troppo sole?

E Andrea accorreva a mettere la pianta all’ombra.

Poi la conversazione ripigliava; i guantai intavolavano una discussione sulla fabbrica dei guanti, sulle operaie che la signora accusava d’immoralità e di svogliatezza, sottolineando con un sorriso sarcastico le colpevoli indulgenze del marito.

— Oh, gli uomini!

Finalmente le due signore scendevano nel giardino piantando solo il guantaio che andava a riscalducciarsi presso alle ragazze.

Una volta sole le due mogli parlarono naturalmente degli uomini, dei mariti, di questi padroni bislacchi, viziosi, che le povere donne devono sopportare, accarezzare, trattare con rispetto, per amore della pace e della famiglia. Quanti sacrifizi, quante lagrime!

La signora Maddalena Brussieri aveva un sacco