Pagina:Speraz - Emma Walder.pdf/87

Da Wikisource.


per l’amore di mamma tua. Io veglierò su te sempre. E se qualcuno ti farà soffrire avrà da fare con me. Non aver paura. Adesso dormi.

E sorridendo dolcemente:

— Fa la nanna con mammà, amore bello; fa la nanna...

Si chinò su lei e restò lì a baciucchiarla e a vezzeggiarla, come quando era piccina.

— Adesso è tranquilla — - disse finalmente — dopo una mezz’ora. — Va a dormire anche tu, Emma; va.

— Buona notte, mamma — disse la fanciulla con la sua voce armoniosa e. profonda; poi, con accento quasi supplichevole:

— Dammi un bacio anche a me.

Passando davanti alla scala per andare nella sua camera, vide lume giù in sala.

— Mi sono dimenticata di spegnere — pensò.

Scese per vedere. Non era ancora a mezza scala che il lume si spense. Ella s’accorse allora che la veranda doveva essere aperta perchè la bianca luce dell’alba entrava nella sala.

Finì di scendere in fretta e restò quasi atterrita vedendo il signor Leopoldo seduto al parapetto.

— O babbo, sei stato qui sempre?...

— Sì. Ho provato a buttarmi sul letto, ma non ho potuto dormire. E ora come sta?

— Molto meglio, sai. Direi che il male è passato tutto. Dorme. Quando si è svegliata ha parlato con