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Pagina:Speraz - Nell'ingranaggio.pdf/94

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90 nell’ingranaggio


— Del resto, spero che vi costerà poco. Per quanto non si abbia l’abitudine di ragionar molto alla vostra età, e ci si lasci esaltare da sogni e fantasmi seducenti, dovrete pur comprendere che la mia proposta racchiude in sè una vera fortuna, forse la felicità. Un uomo di mente straordinaria, una celebrità, e quello che importa più un galantuomo in posizione agiata e brillante, ha concepito per voi, fin dal primo momento, una simpatia irresistibile. Io me ne sono accorta subito. Ma lui, da principio, non aveva fiducia in me, non gl’ispiravo confidenza. A poco a poco però mi sono fatta conoscere e ho guadagnato la sua stima. Ora sono la sua confidente. È un’anima ingenua e forte che non conosce mezzi termini. La scienza dell’antico lo ha preservato dallo scetticismo moderno. Egli vi vuol proprio bene, la vostra posizione subalterna lo intenerisce, e sarebbe veramente felice se voi accondiscendeste ad accettarlo per vostro marito. Ha forse un po’ troppi anni più di voi, io non lo nego, ma è un uomo simpaticissimo. Ne avete già indovinato il nome: è il professore Rachelli. Che ne dite?

Il viso di Gilda non diceva proprio nulla; e la signora Pianosi provava già un certo disagio.

— Perdono, Signora — disse finalmente l’istitutrice: — io vorrei soltanto sapere se il signor professore le ha dato lui l’incarico di farmi questa proposta?

L’accento che accompagnava queste parole era freddo e corretto: Edvige non osò mentire.

— Veramente.... proprio direttamente no — rispose, un poco disorientata; — lui non mi ha dato nessuno incarico, ma.... io gli ho letto nel cuore, e se voi dite di sì....