Pagina:Speraz - Signorine povere.djvu/159

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— Allora, ascoltate il mio consiglio: andatevene.

— Non posso, vi dico.

— L’amate?

— Che ne so io?... Mi par d’impazzire.

— Bisognava impazzire quando era tempo, adesso è inutile.

— Tutta la vita è inutile.

Maria scrollò il capo.

— Se siete un uomo onesto, eclissatevi. Vi sono qui occhi maligni che vi osservano.

E si allontanò da lui contristata. Da capo si imbattè in Faustino Belli.

Egli la fece sostare, le prese una mano e le disse:

— Ho bisogno di parlare con lei, signorina, da solo a sola e senza fretta. Attendo la buona occasione, se mi permette, le scriverò.

Senza attendere risposta s’inchinò profondamente e passò oltre per raggiungere Leonardo che lo chiamava.