Pagina:Speraz - Signorine povere.djvu/212

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Un momento, pervasa da una ineffabile angoscia, Maria ebbe la tentazione di chiamar soccorso, di gridare. Ma subito le si affacciò la scena grottesca che sarebbe avvenuta e tacque. Non doveva bastare a difendersi da sè?...

Improvvisamente si sentì mancare, sopraffatta da una lassitudine dolce e spaventevole. Come colui che, assalito da un nemico strapotente, chiama a raccolta tutte le sue forze, ella s’irrigidì e con uno strattone disperato allontanò Riccardo gridandogli sulla faccia:

— Vergognati! Vergognati!...

Poi, senza più oltre curarsi di lui che arretrava disfatto e barcollante, andò verso la finestra per respirare e rimettersi, e in capo ad alcuni minuti traversò le sale in silenzio e disparve.

Un dolore senza misura era sceso nell’anima del giovine; un annichilimento di tutto l’essere gli toglieva quasi la facoltà di pensare.