Pagina:Speraz - Signorine povere.djvu/312

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levava; se non lieto, il suo avvenire le pareva almeno più chiaro; e la sua mèta era essa pure più luminosa perchè meno egoista. Ella pensava che se i suoi fratelli mantenevano la promessa, quelle cinquantamila lire sarebbero arrivate in buon punto per aiutare Leonardo e la sua famiglia, e tale prospettiva le dava un grande conforto.

In quei giorni il capitano Isidoro Arquati ricevette bordine di prepararsi a partire per la Eritrea con una spedizione armata.

Al primo momento se ne rallegrò. Egli si trovava in uno di quei momenti scabrosi nei quali pare che tutte le vie si chiudano davanti a noi. Vincolato da una catena insoffribile ad una donna che non amava più; spinto verso un’altra donna da una passione violenta, egli aveva formato i progetti più insensati, dai quali erano scaturiti equivoci e disgusti per lui e per gli altri. Ben veniva l'Africa a portarlo via! Chissà, forse il sole equatoriale lo avrebbe guarito; od era forse la morte che lo attendeva laggiù... In ogni modo una soluzione.

Avvicinandosi il giorno della partenza, sorse in lui e crebbe il desiderio di rivedere forse per l’ultima volta la fanciulla amata. Sapeva che i Valmeroni si trovavano nella loro casa di cam-