Pagina:Speraz - Signorine povere.djvu/316

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vince il capitano vorrà dire che tornerà vincitore dall’Africa.

— Non mi sento da tanto. Poveri noi se l’Italia avesse così poche probabilità di vittoria.

— Ne avesse tante! — ribattè Paolo sarcastico.

— Pessimista!

— Se dobbiamo giuocare, lascino stare questi discorsi.

— Ha ragione, signorina; sono ai suoi ordini. Di che si giuoca?

E sotto voce, sorridendo:

— Io metto la vita, come paggio Fernando; metta lei l’amore...

Ella scrollò lievemente il capo.

— Perderei inutilmente.

Lo guardò fisso con una espressione quasi di terrore.

— A me invece gioverebbe tanto anche il perdere!

— È stanco della vita, lei?

— Ella mi deride. Non lo farebbe se mi leggesse in cuore.

La parola „cuore“ quantunque pronunciata sommessamente giunse fino all’orecchio di Paolo che aggrottò le ciglia.

„Perchè tormentarla — pensava. — Perchè dirle cose inutili? Che amore egoista!“

Si pentiva alla sua volta di avere accompagnato Isidoro in quella gita. Il volto abbattuto