Pagina:Statuto delle tre giurisdittioni di Telvana, Juano, e Castell'Alto.djvu/152

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• 4 °,., ■ Gonftitutione di fcacciar li Banditi.

r’;~ •; n >4 ■. ’ Noi Leopoldo per la Grada di Dio eletto Imperatore de Romani Tempre Augufto, Rè di Germania, Hungaria, Bohemia &c.

Arciduca d’Auftria, Duca di Borgogna &c. Conte del Tirolo &c.

A Tatti, e Cadauno, Conti, Baroni, Cavaglieri, Fanti, Capitani], Signori Pignoratiti], Feudatari], e-.

Compratori di Signorie, Tenenti, Vicari] Minerali, e Territoriali, Borgomaftri, Giudici, Configlieri, Proveditori, Regolani, & ad ogn’altro Noftro Officiante, Servitori, Sudditi, e Fedeli di qualfivoglia Dignità, Stato, e Conditione, quali, ò per raggion del loro Officio, e Superiorità hanno qualche commando nelli Confini Italiani del Tirolo, ò che habitano in quelle Parti, la noftra Gratia, & ogni bene: Et appretto vi facciamo con le prefenti gratioiamente.,.

Papere, qualmente con non picciolo dispiacere habbiamo intefo, che non ottanti li Seriofilfimi Ordini, e Mandati emanati dalli Anteceflòri Principi Tiroidi più, e più volte, anche fotto pena corporale, e pecuniaria, & anco di confifcatione di tutti li Beni, nondimeno nelli Confini Italiani fi ritrovano, e radunano in notabile quantità ogni forte di Vagabondi, Foreftieri, Bravi, Banditi, e fimil forte di gente dannofa, quali in più forme aggravano, & anguftiano li noftri fedeli, & obedienti Sudditi, Viandanti, Trafficanti, e Mercanti, rendono mal ficure le Strade, e commettono, e poffono commettere molti eccelli d’Attàffinamenti.

Furti, Incendij, &altreattioni, e delitti fommamente punibili; il che in cont’alcuno non vogliamo difiìmulare, ne tolerare; mà anzi ci reputiamo obliati d’tifare in ciò ogni neceflària precautione, invigilanza, e diligenza per la_, dsfiftenza, e divertimento d’una tal cofa, il che anche ricerca la precifa, & inefcufabileneceffità, acciò non fittamente li Sudditi di quello Paefe, mà anche ogn’un’altro, che prattica in quelle Parti fìa afficurato, protetto, e difefo dalli Banditi, & altri limili Malfattori, e gente dannofa, e Ha ogn’uno prefervato da ulteriori difgratie, pregiudicij, e danni.

Perciò Noi come Moderno Prencipe Regnante nelle Provincie Auftriache Superiori, & Anteriori, non folamente rinoviamo, e replichiamo con le prefenti, li Ordini, e Mandati fudetti emanati dall’Anteceffori Prencipi Tirolefi in tal materia, mà d’avantaggio revochiamo, cattiamo, & annulliamo intieramente tutti l’Indulti, e Licenze concede di portar Armi prohibite, & in confequenza vogliamo, che tutti li Banditi tanto Paefani, quanto Efteri, fotto pena della vita liano fcacciati da tutta la Provincia, e Territorio Tirolefe, ingiongendo con ogni ferietàalli medetìmi in virtù delle prefenti, che cadauno di loro nel termine de giorni otto doppo la publicatione di quello noftro Mandato debba totalmente partirli, sfrattare, pattato il qual termine, e ritrovandoli, ò introducendofi alcun Bandito, ò alcuna delle perfone fopranominate, s’intendi caduto nella pena Ridetta della vita fenz’altra gratia, e fiaproceduto de fa.fi o contro il medefimo, e da ogn’uno pofla eflere impunemente offefo, & ammazzato.

Commandiamo appretto feriamente à tutti Voi Feudatari], Pignoratiti], Superiorità, Magiftrati, e loro Suftituti, e generalmente à tutti gl’altri noftri Fedeli Sudditi di qualonque Stato, e conditone fiano, che fotto pena della confifcatione di tutti li voftri Feudi Auftriaci, e di tutti li voftri Beni Allodiali, e Patrimoniali non dobbiate, ne potiate dare, ò predare alcun aggiuto, favore, attinenza,