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9 De citare faciente, & nil petente à citato.
Cap. 13.
S Tatuimus, quòd fi aliquisaliquem citare fecerit, & abeocitatoaliquia nonpetierit, condemnetur citare faciens in expeniìs illiustermini, & fifecundaviceiterùmcitare fecerit ad aliam diem & nihil à citato petierit, tunc Judex, coram quo vocatus fuerit, citare facientemcondemnetnedùm inexpenfis, fed etiam in intereffè citati, quas, & quòd vocatus ad judiciuna fecerit,& paffìis fuerit veniendoadjudicium, ftando, &redeundo, arbitrio Judicistaxandas, & taxandum.
Quòd Ma jor annis quatuordecim cum juramento poflit efle in Judicio.
Cap. 14.
S Tatuimus, Se ordinamus, quòd Major annis quatuordecim poflit effe in judicio faciendo fe cum confenfu, & au&horitate Judicis Majorem, & jurando, quòd velit habere ratum, & fuftinerejudicatumtamquamMajor, &ea, quasagenturcumeovaleant.
De Procuratoribus debentibus producere Mandata fua.
Cap. 15.
S Tatuimus, & ordinamus, quòd fiquisut!
procuratorcomparuerit coram Judice & contra eum oppofitum fuerit, quòd non fit procurator, & fi fit procurator, quòdoftendat Mandatum fuae procurai, & fi petatur copia ditti Mandati cum termino competente-.
ad opponendumditto Mandato, tunc, &eo cafu fi fumma in qua fit conftitutus procurator non excedat fummam vigintiquinque librarum moneta de Marano fufficiat facere fidem per notarium tantùm, fi autem excedat dittamfummam, tunc, & eocafuetiamille taiis procurator teneatur producere Mandatimi fuum parte petente, &fiparspecieritcopiam illam teneatur acciperefumptibus fuis.
Di chi fà citar qualche perfona, e non dimanda cos’alcuna dal citato. Cap. 13.
S Tatuimo, che fe alcuno haverà fatto citare un* altro, e non haverà dimandato dal citato cos’alcuna, fia condannato chi fa citare nelle fpefe di quel termine, e fe la feconda volta di novo havendolo fatto citare per un’altro giorno non haverà dimandata dal citato cos’alcuna-, all’hora il Giudice avanti il quale farà flato eira to, condanni chi lo haveva fatto citare non fo laraente nelle fpefe, mà ancora nell’interelfe del citato, eh* effendo chiamato al giudicio bavera fatto, ò patito venendo al giudicio, /landò, e ritornando da taffarfi ad arbitrio del Giudice.
Che il Maggiore d’anni quatordeci polla ftare in Giudicio con giuramento, Cap. 14.
S Tatuimo, & ordiniamo, che un Maggiore d’anni quatordeci po/Ta effere in giudicio facendofi Maggiore col confenCo, & au teorica del Giudice, e giurando di voler haver rato, & of* fervare ciò, che farà giudicato come Maggiore j E quelle cofe, che fi fanno con lui fiano valide.
Delli Procuratori, che devono produrre le loro Procure.
Cap. 15.
S Tatuimo, & ordiniamo, che fe alcuno comparirà come Procuratore avanti il Giudice, e venirà oppofto contro di effe, che non fia Procuratore, e ch’effendo Procuratore, moftri la fua Procura, e così fe foffe ricercata la copia di desta Procura con termine competente ad opporrei alla medefima: All’hora, & in tal cafo, fe la fumma per la quale, e fiato fatto Procuratore * non eccede la fumma de vinticinque lire di moneta di Marano, bafti folamence, che il Notaro faccia fede y fe poi la fumma fofl’e maggiore^, all’hora, & in tal cafo fia obligaco il Procura* tore di produrre la fua Procura dimandando parte, e fe la parte ricercherà la copia di quella > fia tenuta riceverla à fue fpefe., C Della
