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Jvani in diebus Sandtas Maris Magdalenz, Sanali Jacobi, & Confecrationis Ecclefias Sanftorum Fabiani 5 & Sebaftianidurentper diestres, fcilicètperdiemante Feftum, per diem Fefti, &per diem fequentem.
Quando Decreta, & Prsecepta poffint fieri etiam diebus feriatis.
Gap. 51.
S Tatuimus, & ordinamus, quòd omnia_.
prascepta, au&horitates; & Decreta de confenfupartium poffint fieri, ac interponi quibufeunque diebus feriatis, & valida lint, exceptis tamen ferijs in honorem Dei introdudtis.
Quod fi Procurator non appellaverit, quod Principalis poflit appellare.
Cap. 52.
S Tatuimus, quòd fi Procurator citatus ad fententiamaudiendam non appellaverit, liceat Domino appellare, etiamfi Procurator fuerit idoneus in iolvendo fi potiùs hoc elegerit, quàmProcuratoremconvenire, quocunquejurenonobftante; quod etiam obtineat, fi negligenza, feu culpa, vel dolo, vel alia decaufa Procuratorommiferitappellare, & quosvindicent fibi locum, fi Dominus infra terminum aliàsprxfentibusStatutis compra:henfus à die notificationis duntaxàt fibi fa£te per nuncium, adiicientes, quod fi Dominus, & Procurator fuerint citati ad fententiam audiendam, & Dominus ipfe non fuerit prfens tempore lata: fententia:, ipfe Dominus poffit appellare, dummòdo appellet infra tempora aliàs terminata, quascurrereincipiant à die notificationis libi faòtas per nuntium in fcriptis perfonaliter, vel bis ad domum ejus habitationis, licèt Procurator ipfe non appellaverit.
Cui, 27 ma, e confecratione dei la Chiefa di Santi Fabiano, e Sebaftiano, durino per tré giorni, cioèper il giorno avanti la Fella, per il giorno della Fella, e per il giorno feguente.
Quando pollano farli Decretti, e Precetti anche ne giorni fenati.
Cap. 51.
S Tatuirno, & ordiniamo, che tutti li Precetti, auctorità, e Decretti portano di confenfo delle parti farli, Se interponevi in quali! voglia., giorno feriato, e Piano validi, eccettuate però le Ferie introdotte in honor di Dio.
Chefe il Procuratore non ha veri appellato, polla il Principale appellare.
Cap. 52.
S Tatuirno, che fe il Procuratore citato ad udir la fentenza non bavera appellato, fia lecito appellare al Padrone ancorché il Procuratore fot»
fe fufììciente per Tindemnità del Principale, fe quello vorrà più torto appellare, che convenire il Procuratore, non oftante qualonque legger:
il che habbia luogho anche fe per negligenza, ò colpa, ò dolo, ò per altra caufa il Procuratore bavera tralafciato d’appellare; il che s’intenda, mentre il Principale appelli dentro il termine già prelibo in quelli Statuti da computarli dal giorno deirintimatione fattali dall’officiale: Aggioagendo, che fe il Principale, & il Procuratore faranno citati ad udir la fentenza, & elfo Principale non farà prefente alla publicacione della-»
fentenza, polla lo fteflò appellare, purché appelli fra li tempi già determinati, quali comincino à correre dal giorno della notificacione fattali dall’officiale perfonalmente in fcritco, ò due volte alla Cafa della di lui habitatione, abenchc il Procuratore non habbia appellato.
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