Pagina:Statuto delle tre giurisdittioni di Telvana, Juano, e Castell'Alto.djvu/48

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dicem tenuta centra eum, & fi nuntius retuierit fe nulla bona expedita invemfle, ftetur prwHa» «lagoni j & Judex teneatur pronunciare excuflìonero legitime fatta nv, qua fafla, poflìt Creditor hyppotecaria aòhone, vel alio remedio libi competenti convenire tertium poffeflorem, & contra ipfum procedere, nifi ipfe tertius poffeffòr infra dilationemcompetentem fibi ftatuendam ante Jitem con* teftatam oftenderit principalem Debitorem, vel eiushsredesin Jurisdictione, in qiia agitur, poffidere tot‘bona, cum quibus Creditori fatisfieri poflìt in totum, velinpartem, quo cafu inipfis rebus, feubonisfibifatishat antequam Creditor conveniat ipfum termini pofleflòrem; Et exculfiones faòtas hoc modo, & forma valeant, & obtineant roboris fìrmitatem, quocunque modo, & forma concefia fueritiplatenuta. Addentes, quod ubi ageretur hyppotecaria contra tertium poflellorem, fufficiat agenti probare Debitorem polfedilfe tempore obligationis etiamfi nullunL.

probaret Dominium.

• 4.

De interdidis, & fequetfris.

Cap. 6 5.

S Tatuimus, & ordinamus, quòd fi quis aliquod interdiftum, feu fequeftruftì beri tacerete & infra decemdies continuos caufa de re fequellrata non fuerit terminata, & finita, fequeftrum irritum habeatur, fi caufam-, infra dittum tempus terminari non infteterit, èc fequeftra omnia fieri, & removen pollint arbitrio Judicis, quipoffit etiam copnolcere & terminare de expenfis fa&is occafione didforum fequeftrorum. Item ftatuimus, quod Index non teneatur, nec debeat fequeftrum aliquod facere ad petitionem alicujusCreditoris, nifi priùs faltem femiplenè conftiterit de debito, excepto quòd fi Creditor allegaverit Debitorem fufpeòfum, velipfius Debitoris repentinam abfentiam, vel aliter rentu perituram, quòdfuo juramento Creditor affinare teneatur, nam eo cafu Judex fequeftrum concedere, feu facere poflìt, ac debeat, quod fequeftrum non removeatur tuli prms Debitor fecuritatem idoneam prasftiterit de parendo juri, & expenfislegitimisfolvendis.

Declarantes, quòd poflìdensbona ìmmobifia in aliqua exhistribus Jurisdi&ionibus, neque inea, ubiagitur, neque in altera ex ìplislequeftrari poflìt., ver trovato beni efpediti, ò fia di facile elìco»

fi creda alla fadetta relatione, & il Giudice fia obligato pronunciare, che l’efcuflione fia fatea., legitimamence, e ciò fatto, polla il Creditore-»

convenire in giudicio, & agere contro un terzo pofiellore per raggione hippotecharia, ò altro remedio à fe competente; Mentre però il terzo pofiellore in una dilatione competente da darfegli avanti la contellatione della lite non habbia dimoftrato, che il principal Debitore, ò li di lui heredi poffedano nella Giurisditione, nella quale fi tratta la caufa, canti beni fufficienti, con li quali fi polla in tutto, ò in partefodisfareil Creditore, nel qual cafo, vengha fodisfatco nelle.»

lìefie cofe, ò beni il Creditore prima di convenire il terzo pofiellore: E l’efcufiìoni fatte in tal maniera, e forma fiano valide, e ferme, fia poi in qualùnque modo, e forma, che fia, (lata., conceda la detta efecutione. Aggiongendo, che quando fi agirà con atione hipachecaria contro il terzo pofiellore, balli all’Attore il provare, ch’il Debitore habbia poffeduto nel tempo dell’obligatione, ancorché non provafle alcun Dominio.

Dell’Interdetti, e Sequeftri.

Cap. 6 5.

S Tatuimo, & ordiniamo, che fe alcuno faceffe fare qualche interdetto, ò fequeftro, e frà dieci giorni continui non farà terminata, e finita la caufa della cofa fequeftrata, s’incenda annullato il Sequellro, fe non haverà fatta ìnltanza che fi termini la caufa frà il detto tempo; e tutti li fequeftri poffanofarfi, e rimoverfi ad arbitrio del Giudice, il quale poffa ancora giudicare c terminare circa le fpefe fatte in occafione di détti fequeftri. Statuimo parimente, che il Giudice non fia obligato, ne deva far alcun feoueftro ad inftanza d’alcun Creditore, fe prima non farà fiato provato il debito almeno con meza Drova eccettuando però fe il Creditore allegherà un Debitore fofpetto, ò la di lui repentina.»

abfenza, overo ch’alcrimente fila per perire la_»

rnfa il che fia tenuto il Creditore affermare con fuo giuramento, poiché in quel cafo poffa il Giudice, e debba concedere, o fare il fequeftro, il qual fequeftro non fia liberato, fe prima il Debitore non haverà data una fufficiente figurta di ftare alla raggione, e di pagare le fpefe legitime.

Schiarando, che chi poffiede beni cuna di quelle tré Giurisdmoni non poffa efler fequeftrato ne in quella dove lì agita la caufa, ne in altra di effe.

Del