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74 De Tabellionibus admittendis, DeldoverfiadmettereliNotari, vel non.
Gap. 127.
/"XUia faqpè, ac fapiùs contingit, quòd J Notarli forenies pofteaqiiàm rogati ^^’fuerintdeInftrumentis,feuTtftamentis aliquibus, à Jurisdiòtione difcedunt, & partes aut lnllrumenta fua ha bere non poflunt, autmagnis expenfis, & laboribus ea confequi coguntur, quia etiam juri, & acuitati confentaneumeli, utfubditi, quionera in jurisdiftione fuftinent, commoda etiam confequantur exclufis forenfibus, ftatuimus, & ordinamus, quòd nullus Notarius, qui non fit Y icinus, & dejurisdiòlionibusiftis, poflìt in ipfis Jurisdiòlionibus fcribere, aut ltipulari lnllrumenta, Teftamenta, a£tus judiciales, aut contractus aiiquos, fub poena nuìlitatisdiòlorum Inftrumentorum, contraòluum, & adorimi, & Rhenenfiumfex proqualibet vice 5 qua contrafeceritj cujus medietasfit Filici, & altera accufatoris, excepto Cancellano ordinario officii, qui fcribere, & Inftrumenta poflìt conficere, licèt effet forenfis. Declarantes, quòd quilibet Notarius fuppofitus uni ex prasdidis Jurisdidionibuspoflìt in aliis etiam duabus lnllrumenta conficere tamultimarum voluntatum, quàrn contraduum; Statuentes, quòd Inltrumenta in quibus decretum ]udicis requiritur, ex quo interveniunt in contradibus, feu diftratìibus pupilli, vel minoris, fiant perCancellarium tantum, utmorisfuit; alia vero Inftrumenta, i n quibus Mulieres contrahentes, feudiftrahentes interveniunt, fieri poflìnt per quemcunque Notariumejus Jurisdidionis, in qua funt conficienda, ut fuit hucufque ob* fervatum, licet in eorum aliquibusrequiratur decretum Judicis.
o no «Gap. 127.
P Erche molte, e moltillìme volte aviene che li Notari Foreilieri doppo efferfi rogati d’Inflromenti, ò Teftamenti, partono dalla Giurisditione, e le Parti, ò non poflono bavere li fuoi Inftromenti, ò fono sforzate a procurarli con_> grandi fpefe, e fatiche, elfendo anche gmfto, e raggionevole, che li fudditi,, quali foggiaciono all’aggravi; nella Giurisditione, godano ancora li utili ad efclufione de foreilieri, ftatuimo, <& ordiniamo, ch’alcun Notaro» che non fia_* Vicino, e di quelle Giurisditioni, non polla nelle llelTe Giurisditioni fcrivere, ò llipular Inllromenti, Teftamenti, atti giudiciali, o contratti di quallìvoglia forte, fotto pena della nullità delli fudetti Inftromenti, contratti, & atti, e fotto pena de Ragnefi fei per ciafcuna volta, che farà contravenuto, la metà della quale debba applicai al Fifco, e l’altra metà all’accufatore, eccettuato però il Cancelliere ordinano dell officio, il quale polla fcrivere, e far’Inftromenti, benché folle foreftiere. Dechiarando, che qualonque Notaro foggietto ad una delle fudettej Giurisditioni polla anche nell’altre due fare Inftromenti tanto d’ultime volontà, quanto di Contratti; Determinando, che gl’Inftromenti, nelli quali deve intervenire il decretto dei Giudice^ per effervi pupilli, ò minori nelli contratti, ò diftratti, fi facciano folamente dal Cancelliere, come fu pratticato; gl’altri Inftromenti poi, nelli quali intervengono Donne contrahenti, o diftrahenti, pollano farli, da qualunque altro Notaro di quella Giurisditione, nella quale devono ftipularfi, come fin’hora èftato offervato, abenche in alcuni di loro fi ricerchi il Decretto del Giudice * De Delle
