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75 De Sportulis, feu Salario Judicum.
Delle Sportule, ò Salario de Giudici.
Gap. 128.
Cap. 128.
S Tatuimus, & ordinamus, quòd Dominus Vicarius, feu Confiiltor afliimptus, velCommiffarius, feu Delegatus unus, vel pluresaflumpti, vel dati fuper caufis,& quxitionibus, l’alarium habere debeant, prout infra declaratur, videlicèt,quod tenoripfius libelli inftantix, live petitionis lit infpiciendus, inquo, veleritquantitas certaexpreffa, quxpetitur, velaliquid talepetitum-, quòd per xllimationem reduci pollit ad quantitatem, de tunc fecundùm ipfam quantitatem expreflàm, vel per xftimationem fiendatn, lì quantitas certa expreffa non fuerit, Sportulx, de Salaria prxdiòtis folvi debeant inrationequatrinorumtriumpro qualibet libra, hoc eli in rationequinquepro centenario quolibet, ita tamen, quòd, quando quantitas petita, vel ut fupra reducibilis ad peritura lit de Rhenenfibus mille, habeat Rhenenfesquinquaginta, cujufcunque fuerit quantra <Kaós t i’ tar ‘ s 5 feuxftimationisperitura, profalario Rhenen- aliquid folvi, vel peti non poffìt; de idemqunJintelligatur de tenutis, &commifiìonibuspignorationum, proquibus Dominus Vicarius habere debeat quatrinos tres prò qualibet libra, hoc eli quinque prò quolibet centenario, ita tamen, quòd tenuta feu falarium ipfius Domini Vicarii prò una caufa, feu pignoratone non poftìt, nec debeat excedere Rhenenfesquinquaginta, quantxcunque fuerit quantitatis petitio, feu pignorato Declarantes, quod Dominus Vicarius prò una, de eademcaufa non pollit habere nifi unicain mercedem, videlicèt fi prò fententia confecutus fuerit Sportulas, feuSalarium,ineadem caufa, in quadeclaravit, & fportulas, feu falarium eft confecutus, non pollit prò executione-, feu pignoratone, & fententix prolationcaliud falarium, feu tenutam confequi.
In caufis delegatis à Sereniflìmo Principeiextra Jurisdiòtiones, Judex Delegatus non_ non poffìt confequi prò fportulis ultra Rhenenfesviginti, quantacunquelìtfumma, de qua contentio fuerit.
ProteftibusperDominum Vicariumad offitium examinatis, five in Civilibus, live in CriS Tatuimo, & ordiniamo, ch’il Signor Vicario, ò un Confultore affonto, ò Commiffario, ò Delegato, uno, ò più eletti, overo affegnati nelle Caufe, e controverse debbano haver il Salario, come fi dichiara di fot co, cioè che debba confiderarfi il tenore del libello, iftanza, ò dimanda, nella quale, ò vi farà efpreffa la quantità certa, che fi dimanda, ò farà dimandata qualche cofa, che polla con la flima ridurli ad una quantità, & allhora fecondo la fteffa quantità efpreffa nella dimanda, ò da farfi per mezo della ilima, non effendo efpreffa certa quantità, fi debbano pagare alli fudettì li Salari; in raggione de quacrini tré per ogni lira, cioè in raggione del cinque per Cento, in modo però, che, quando la quantità dimandata, overo che fi polla come Sopra ridurre alla dimanda, fia de Ragnefi mille, habbia il Giudice cinquanta Ragnefi, di qualonque quantità, overo flima fia la dimanda, ne poffa ricercarli, ò pagarli di più per il Salario; & il medemo s’intenda delle tenute, e commilfioni di pignore, per le_a quali il Signor Vicario debba bavere tré quatrini per lira, cioè cinque per cento, in modo però che la tenuta, overo Salario dello fteffo Signor Vicario non poffa, ne debba eccedet e per una fola caufa, ò pignora Ragnefi cinquanta, ancorché la dimanda, ò pignoratione folle di qualfifia maggior fumma. Dechiarando, ch’il Signor Vicario, in quella fteffa, e fola caufa non poffa havere fe non una fola mercede, cioè fe haverà confeguite le fportule per la_.
Sentenza, ò il Salario, non poffa nella fteffa», caufa, nella quale hà decretato, & confeguito le fportule, ò falario, confeguire altro Salario, ò tenuta per l’efecucione, ò pignora, overo publicacione della Sentenza.
Nelle caufe delegate dal Sereniffimo Prencipe fuori delle Giurisditioni non poffa il Giudice.»
delegato confeguire per le fportule più, che> vinti Ragnefi, qualonque fia la fumma della», quale farà la lite.
Per teftimoni efaminati all’officio dal Signor Vicario, tanto in caufe Civili, come Criminali
