Pagina:Statuto di Trento con li suoi indici si nel civile come nel sindicale e criminale.djvu/131

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DE’ SINDICI. i2 3 fono quelli, colle fatiche, opere, vigilie, e fudori de quali li Prencipi, Signori. Cittadini, ed altra gente di quello genere fpirano, e fomentano la vita prefente. Inoltre, perchè le fpefe nel allerto Libello, in diverfiluogidefcritte e nominate, fono fiate fatte dagli Uomini, e Cittadini di Trento, e ad utilità folamente di loro, fenza che gli Uomini Efteriori fiano flati ricercati, ed abbiano faputo alcuna cofa,e così fuori della loro volontà, ed’ogni confuetudine e fingolarmentequelle, che fono fiate fatte nella caufa controil Negri. E che elfi Cittadini nella detta caufa contro il Negri, per loro colpa, negligènza, e difetto fono incori] in dette fpefe, e chiunque fente il danno per propria colpa lo deve imputare àsè fletto, enonadaltri. Inoltre perchè alli dieci otto Uomini d’armi ftipendiarj, de’quali fi fà menzione nella polla quaranta quattro di detto Libello, dalli foli Uomini della Città, eCommunitàdi Trento dove vafi, e devefifodisfare, poiché quelli fono flati importi dalli Capitani del Padrone, à cuftodir la Città folamente à caufa dell’abfenza de Cittadini, che à cagione della pelle erano partiti dalla Città e che in quel tempo molti degli Efteriori di quà dall’Adice fono venuti àcuftodire il porto di Trento, e molti ancora degli Efteriori oltre l’Adice atterriti dalle minaccie, infidie, edal timore di Paris di Lodron fi ricoverarono nella Città; in modo che allora erano in grandiflìme anguille, e neceflìtati à farle guardie. Inoltre, fpecialmenterifpondendo alla polla quaranta cinque dicono, &eccetionandooppongono, che feliCittadini vogliono ufare liberalità,devono eftere liberali del fuo, e non di quello d’altri.Inoltre che gli Uomini Efteriori nelle loro Ville,e luoghi hanno dovuto,e devono patire molti aggravi, e fare molte fpefe ad onore,e di fefa,dello Stato, e Dominiodella Città di Trento, alle quali erti foli hanno douto foccombere, e fe ne fono contentati, e che gli Uomini di detta Communità di Trento fi fono poco curati di preftar ajuto, ò configlio, ò difefaagli Uomini Efteriori, contra Paris di Lodrone,eche di tutte le predette cofe, e cadauna diede tale è la verità del fatto, e publica voce, e fama: e fe in alcun modo apparifce, ò fi potette provare X il che non fi crede)che detti Uomini Efteriori abbiano pagato qualche cofa per le dette fpefe, e reparazioni,&averterò contribuito aflìeme con gli Uomini della Città, & Univerfità di Trento, all’ora,e in tal cafo dicono, &eccezionando oppongono, che come perfone rudi,ignoranti,e non tenute hanno pagato, econtribuito indebitamente, & ingiuftamente, e contra ogni dritto di ragione negando Tempre le cofe narrate, come fi narratine le cole dimandate, come fi dimandano,doverli fare. Per lo che,Illurtriflìmo Prencipe, Reverendittìmo Signore, per quelle ragioni, e caufe, ed altre molte, che fi potrebbero addurre, & allegare, li predetti fervitori Sindici, à nome come fopra, umilmente fupplicano la prelibata Ducale Signoria Voftra, e con tutta quella riverenza, ed iattanza, che fi deve, e può farli, dimandano,che erti, e dette fue Univérfità, e Communità, con ogni miglior modo, via, eforma, che meglio di ragione fi può, vi degniate di prononciare, che debbano efier attòrti, e prononciando artoluere,e liberare dalla petizione,e dimanda di detti Sindici, dellaCommunità, e Città di Trento, come iniqua, & ingialla, e datuttele cofe, e cadauna di erte in quella contenute, connette, & indi depindenti, e che pronunciate, e vi piaccia pronunciare mediante la Voftra Sentenza, che l’oblazione, o» veropromefla fatta, dittare al giuramento difinitivo, come fiaflerifcenel Libello, fe pur quella c fiata fatta ( il che non fi crede) e tutte le altre cofe, edogniuna di erteagitate in detta caufa, tanto avanti alla Serenità Voftra, quanto avanti altri Officj, prima della prodotta detti Sindicati d’ambe le Parti, fia nata, e fia nulla, diniun valore, e momento, come cofe fatte,agitate da perfone meno Iegitime, &à ciò fare infufficienti, dimandando le fpefe già fatte, che afeendonoà quaranta Ducati, e proteftandodi tutte quelle da farli in aveaire, de’loro danni, ed interefle,e Tempre detta nullità del Procedo; Salve, e N 2 rifervate,