Pagina:Statuto di Trento con li suoi indici si nel civile come nel sindicale e criminale.djvu/139

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DE’ SIND 1 C f. 131 perciò aflTolviamo ambi le medefime Parti, &ogni una di effe dalle fpefe della prefente lite, ed addite ie dichiariamo: E così diciamo, prononciamo, Fentenziamo, laudiamo, e pervia di amicatile còmpofizione arbitriamo Mitre le toprafcritte cofe, & ogni una di ede, con ogni miglior modo, via, e forma, che meglio di ragione, & in vigore, & autorità del foprafcritto Compromefl’o potiamo, e dobbiamo: rifervandoci Tempre l’arbitrio, libertà, e facoltà d’interpretare, e dichiarare tutti, e qualunque dutio, ofcurità, ed ambiguità, che circa le cofe predette,©vero alcuna di edè apparidèro, ò iriforgefìero nell’avvenire tra efl’e Partirla qual nodra Sentenza, Laudo,ed Arbitramene) in virtù della plena,pbdanza con pienezza di poteftà,ed arbitrio nodro,vogliamo, e comandiamo, che à perpetua memoria, venga quella deferì tra, ed inferita, come Condituzione perpetua Municipale,nel Libro degli Statuti della predetta nodra Città di Trento: Comandando, che la predetta Sentenza, Laudo, ed Arbitramento, venga perpetuamente adempita, ed inviolabilmente odervata, fottola pena contenuta in detto Compromedò, da incorrerli, ed digerii, qualonque volta farà contrafatto, e nientedimeno la prefente Sentenza, Laudo, ed Arbitramento redi, e redar debba nella fua forza, e vigore. Volendo ulteriormente, che per quella nodra Sentenza, ò per alcuna parte di edà, non da in aleuti modo derogato alla libertà nòdra, nè della Chrefa nodra di Trento, ne’ delli Sii et e dò ri nodri, Angolarmente, quando per qualche nodra necelfità, ò della Chiefajnodra, occorrelfe imponere alle fodettc Parti, overo ad alcuna diede, qualche colletta draordinaria, quale ci riferviamo di poter imponerealle medefime Parti, overo ad alcuna di Effe, à nodro piacimento &c. La prefente fopraferitta Sentenzaarbitramentalefu portata, letta, e publicata da me Antonio Notai o infraferitto, di commedione importami dal prelibato Serenidìmo Prencipe, e Padrone Reverendidìmo, Signor Aledandro Vefcovo di Trento, Duca di Mazzovia &c. Compromidario eletto, come fopra, fedendo prò Tribunali, della qua! Commedione nefù rogato Ser Gulielmo Notato Saracini Cittadino di Trento, come publico Notaro, alla continova prefenzadi Ser Antonio Notato di Ser Bertolado di Borgo Novo diTrento, Sindico della Univerfità della Città di Trento, approvando, affermando, ed accettando la preméda Sentenza; abfenti gli altri Sindici delle Univerfità, e Commlitìitàefteriori, behehei legitimamente citate, e perentoriamente ammonite, e ricercate le Parti, per il prefente giorno, luogo, ed hora,à fentire pronunciarli quella Sentenza arbitramentale, e Laudo, in giorno di Venerdì,li cinque del Mele diJSettembre, circa l’hora di Terza,l’Anno mille quattrocento e venti fette, Indizione quinta, fopra la Sala grande del Cartello di Bon Configli©, al Banco porto appròdo la fenedra grande. Predenti li Nobili, e riguardevoli Signori, Signor Baldedar di Thun, Signor Michel Corredo, Signor Maeftro di Cuccina, Giovanni fuo Fratello, l’Egregio Dottore dellè Leggi, Signor Antonio di Ledro, Vicario di Trento, Signor indoro Economo in detto Cartello, Signor Nicolò Teforicro, Giovanni Scrivano del prelibato Signor Velcovo, Signor Prete/Marcò, Signor Prete Giovanni Cappellano del prelibato Signor Vefcovo,/Simone Notaro di Tres di Val d’Annone, Nicolò quondam Dominico Beccati di Savone, della Valle di Giudicarla, Giacomo Beccaci diZuzado, della detta Valle di Giudicarla, Pitone figliuolo di Francefco de i Pitoni di Riva, Signor Antonio di Riva, Si-» gnor Antonio de’Molli, Signor Nicolò de’Mercadenti, Signor Gioachimo de’ Mezafomi, Ser Gio: Pietro di Feltre, Ser Pietro Giacomo Michele, e Federico Polentone, quelli lètte, Cittadini di Trento, & altri, per Teftimoni chiamati, e pregati, Io An