Pagina:Statuto di Trento con li suoi indici si nel civile come nel sindicale e criminale.djvu/149

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DE’ CRIMINALI. 1 4i!mm!t^ c e captiofi; ed il Notaro fra tenuto ordinatamente e fucceffiC1, ir e } e * dCttI de Teftimonj, e lecofe, che diranno difapere,nè J? ad JJ r’i e a T°l»tamente, effer vero ciò, che nelle cofe predette, ò in alcune £°” t,en ® ’ tampoco bafti,cheil Teftimonio dica, io dico quello, che dice 1 altro Teftimomo, òche il Notaro ferivi, hà detto, come l’altro lei [limonio, ma dovera di propria bocca dire lordine, e l’dito del fatto * e fe alcuno deponerà contro la predetta forma, fia nullo il di lui detto, nè podi fare, o indurre alcuna fede, prova, over indicio. Se però il Podeftà, impedito eia guitta e neceftaria caufa, non poteffè perfonalmente intervenire all’efame de Te lì i moti/, in tal caffi potrà commettere l’efame à qualche [urifperito non fofpetto: E fe il Notaro riceverà, ò fcriverà altrimente l’efamede’ Tefti?’ lir % cit ]3 ue: r e & l’Inquirito non confidaffe nella Pei Iona del Podefta odi altro Giudice efaminatore, potrà addimandare un veffi?edSme d d P >Ta n dal P r encipe,quaICoaggionto ricercato debba intervenire all dame de Teftimonj,mediante la dovuta mercede; e l’ffteflo fi offerXVJ Ua / ld0 fi P roce ddfe per via di accufa. Se poi il Giudice procedere per via dI T^,Zl0ne 5 "°! 1 1 P ofra dimandare, òricevere alcuna mercede. per 1 efame de Teftimonj, fe lTnquinto non fara ritrovato colpevole, e de Ture non ft SL C fr re? faI ™ P erb fe «Giudice averà efaminato li Teftimocede d ffirnnH i i nq c l,rit ° J T 3 Ì lfefa ^ nel < P ial cafo P otra ricevere la fua mervann/^n P 3 f ° 1? 3 dl, TaiTa Prefcritta ne’precedenti Statuti, e non d’avLiredieci° ^^^icarfi’aVFiCco. 3 CUn0ded *^°P radett * capi, incorra Iapena di Delle Difefè d’aftègnarfi al Reo, avanti che txt! a. venghi condannato. Cap. 28. I ^ tr n C lf,l,rn?’,, ed0rdmia?°> cheil Podefta > ò qualunque altro Giudice??!!•’ nebebba criminalmente condannar alcuna Perlona per qualfifta narli ’,£ nman0n gbavei x a datomi termine competente à difenderft, e fcolfrà ronS K’ r n!f T- P ° tr Ì meno di § iorni tré, epiù lunga dilazione fi po^ravezza bl» tr {a.^ e.Gnidice, fecondo laqualtà delle Perfone,eI a nm^ven^a ’ j dilazione doveraffi fcrivere negli Atti, fe altrimente difoofizione u d ° da,loStatuto. > talmente che controfacendofi alla prefente ta™<ia“/TTw/" ra,a m " n Val ° re ’ ” 4 P»® 1 «figerfi, mà Che t