Pagina:Statuto di Trento con li suoi indici si nel civile come nel sindicale e criminale.djvu/26

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i8 LIBRO Di quali caule fi polla giudicare ne’giorni fèriati, Gap. 31, S Tatuimo, e Determiniamo, che tutti li giorni contenuti nello Statuto pollo fotte la Rubrica della Cognizione delle caufe delle Appellazioni, fiano fèriati, e fi renghino per tali 5 fuor che ne’maleficii, e caufe Criminali; ne’ quali giorni non fi tenghi ragione: fe non in quelli cafi, ne’ quali è lecito per legge commune: e nelle caufe di perfone miferabili, pupilli, e povere, che agitano. Quali poi fiano perfone miferabili, e povere, fi rimette conofceie all’arbitrio del Signor Podeflà. Come anco nelli detti giorni feriati, fi polla tener ragione per le noftre caufe, e della nottra Chiefa Trentina, per le collette noftre, e controverse, che per occafione di dette collette nafeono tra li contadini, Communitadi, e Diftrittuali noftri. In tutti gli altri giorni, eccettuati li nominati nel detto Statuto, fi tenghi ragione. Del modo di procedere nelle caule 3 che non eccedono libre cinque, ò vintidnque, overo anco cinquanta, e delle infìanze di quelle caule. Gap. 32, D Eterminiamo inoltre, & ordiniamo che le caufe luminarie, delle quali nè proftìmi precedenti Statuti se fatta mentione, fiano terminate, conforme alla feguente diftintione; cioè le caufe di libre cinque di buona moneta, e di minor fumma, ò che veramente, ò verifimilmente non fuperano la ftima di quelle, fia come efler fi voglia la dimanda, il Signor Podeftà habbia mero, e libero arbitrio nel citare, proceder, e terminare fummariamente, come di fopra; confiderata la fola verità del fatto, fenza fcrittura: ancorimoftòlo ftrepito de’Procuratori, ò Auvocati: e per prefuntioni, indizii: ed anco per giuramento da darli à l’Attore, ó al Reo, come à fe parerà, mancando però le prove da l’una, e l’altra parte; e quello in termine di giorni tre continui da computarli dal giorno della prima comparinone delle parti: tra quali tre giorni continui le parti debbino haver provato, e prodotto, ciò che pretendono, dovendo li teftimoni efter efaminati palefamente, &àviva voce, e fenza fcrittura: e nello fteftò giorno terzo, habbiano provato, ò nò, il Signor Podeftà termini la caufa, condannando, ò liberando, con la fua fentenza certa, e chiara, inftando la parte; per giuramento come se detto di lòpra, mancando però le prove: & fe l’Attore farà caufa, che la terminatione non fi folleciti, non fia più uditò, ma fi tenghi, come le l’inftanza fòlle fpirata: e ciò che farà terminato in qualunque maniera, fia valido; nè fi pofta levare, ò impedire per appellazione, nullità, uffizio di Giudice, ò in altro modo; e quello, acciò le parti non fiano prolongate in litigiì, e finalmente con la vittoria fiano vinti; perchè le fpefè, e danni fiano maggiori dell’utilità della vittoria. Dalle libre cinque poi fin alle cinquanta mdufìn>’e, finftanza della caufa fia di trenta giorni continui, fin alla conchiufione in caufa ìnchfi «•vè, dal dì della contradittione, ò rifpofta fatta: nel qual giorno della contradittione, il Signor Giudice immediatamente aftègni à l’una, e l’altra parte il termine infraferitto, quale aflègnando, ò non aflegnando, info facio immediatamente s’intenda adeguato 5 cioè nelle caufe da libre cinque fin alle venticinque wchfìnd, il termine di dieci giorni continui. E da libre venticinque fin alle cinquanta inclufi<vè 3 il termine probatorio, come di fopra, fia di