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CAPO V. 75

probabilmente dobbiamo a Catone1: Cortona stessa, per altre tradizioni, dicevasi abitata in prima da Umbri2: ed è assai credibile oltracciò che l’Ombrone, fiume perenne nel mezzo della Toscana, il qual mette in mare, prendesse da esso loro il nome3.

I montanari Umbri, che partirono dal lor ricetto antico, ruppero di tal modo per frangenti di guerra ne’ paesi dintorno dall’uno e l’altro lato dell’Appennino; respinsero le tribù di quei pastori nomadi, chiamati in genere Aborigeni, che ritrovarono per via; e s’ingrandirono principalmente a’ danni dei Siculi. Se pure tutti questi commovimenti delle nostre genti indigene di razza osca, che quasi a un tempo cangiarono le sedie loro e lo stato, non sieno piuttosto da riferirsi ad un evento pieno invero d’oscurità, ma non meno certo per sicuri documenti istorici. E vogliam dire delle violente incursioni e scorrerie che i Liburni, ed altri Illirici, popoli ferocissimi, avean fatto in sulle spiaggie occidentali del mare di sopra, dove di fatto occuparono in età remotissime non poche terre marine, e massimamente presso al Tronto, come al suo luogo racconteremo4. Per le quali invasioni di gente strania e crudele, assueta al mare, e che poteva

  1. Sarsinates qui Perusiam condiderunt. Serv. X. 201.
  2. Dionys. I. 20.
  3. Umbro oggi Ombrone nella provincia senese, detto navigabile da Plinio (iii. 5.); è in fatti capace di dar ricetto a legni sottili. Un altro fiume minore, del medesimo nome Ombrone, scorre nel pistojese, e fa capo in Arno a pie’ de’ colli d’Artimino.
  4. Vedi appresso cap. viii.