Pagina:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. III.djvu/155

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air ara, kiCoroHali e parali coU’ abito <ii ministri gun crificulori, fujjjgono veloci presi Ja spavento cogli orredi del sacrifizio: l’ uno tiene il coltello sacro, V altro il vaso da iilia/.ione: il sonatore di eeira in fuggendo ha gettato l’ istrumento per terra: dall’altra parto s’allontana il tibicine portando alla bocca l’usala corcggiola dei flauti. Di sopra sta scritto il nome del facitore nTQON EnoiESEN.

Neir altro lato esterno^ tro figuro virili riposano colcate ciascuna sopra un triclinio distinto: presso di loro un giovanetto mesce da bere, ed una vaga sonalrice suona il flauto. Di più la iscrizione EflIKTET02 ErPA’PSEN.

Al di dentro la coppa, una sonatrice di crotali sta danzando insieme con un giovane nudoj che suona la doppia tibia.

Questo ò sicuramente uno dei piiì belli e rari vasi^ in cui si trovi unito insieme il nome di due artefici: cioè del disegnatore o pittore, e del vasaio. Il nome di quest’ultimo, Pito, si trova di rado, laddove quello di Ej)itteto si rinviene frequente^ e tutte volte qualificato ncll’islesso modo come disegnatore^ sia che ii suo nome apparisca unico j sia congiunto con quello d’un altro artefice ’^O. Il quadro di sopra esposto e pili che sufficiente a dar buon nome agli autori. Bene scelto ò il momento dell’azione, viyo il movimento delle figure, significante l’ espressione dei

109 Nel catalogo dei Pr. di Canino questo medesimo EpiUcto si trova socio di un Ilischulus, num. iii5.

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