Pagina:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. III.djvu/161

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già trovato in Chiusi, od og^iilì oaistenle noIU ( jalIella di Firenze "^.

D. Corsa di sette biglie, guidale dai loro cocchieri. Piena di fuoco e di «novinieiito ò l’azione: ben espiessa Tansicik e l<i destrezza (f o|^ni auriga a i’Overnarc il suo cocchio: naturale la velociti» e la gara dei cavalli: notabile la loro bardaltira.

Tulle le figuro nel disegno sono la mela dell’ originale ^ salvo la sezione u disegnata al vero, acciocché r osservatore possa farsi una più giusta idea dello fclile (^).

Questo vaso è forse uno de’ più singolari, e più rari, non gih per bellezza di disegno^ ma per proj)rietci di siile, che a me pare lutto etrusco: come senza dubbio alcuno sono di f"ggia etrusca i simboli rappresentativi. Qtiej,to dunq le sarebbe un vaso di artefice paesano, dipinto al tempo in cui l’ arte elrusca gih principiava a trattare istorie greche, coukì mostra il fatto iliaco introdottovi per solo episodio: il quale, se non ha eleganza ellenica, non manca tuttavia di verilìj, né di certa espressione d’ affetti. Moltissimi altri vasi di uguale creta, e di fattura e siile conforme, se non di più accurato disegno, ho vedulo tra quelli ritrovati a Vulci: il carattere pronunzi. ilissimo di stile etrusco che hanno lutti quanti, e la natura stessa dei simboli ritratti, non mi fanno punto

Ii5 V. Dempster, tav. ^77. 78. (a) Y. l’avvertenza a i)iig. i.\S.