Pagina:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. III.djvu/186

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174 ed altri monumenti per me pubblicati, che pur sono menomissima parte di quelli venuti a luce più recentemente. Tutti gli altri vasi dipinti finora editi per le slampe, tutti i musei dell’ Europa, fanno in oltre certissima dlmostranza che la religione ed i riti di Bacco sono il tema più principale e frequente delle pitture dei vasi. Ho detto altrove, Tom. ir. p. 2 12. 254- 5 perchè gli argomenti eroici e gli atletici s’addicono anch’essi molto bene alle onoranze che facevansi ai morti, come simboli della sperata beatitudine degli eroi. Né solamente le pitture dei vasi, ma i dipinti medesimi dei sepolcri, le sculture delle urne, i bronzi, le patere, in breve ogni altro arredo figurato dell’ esequie, dimostrano una medesima unica serie d’ idee religiose, conservatesi fino all’ ultimo periodo dell’ etrusca nazione. Che poi molta parte delle stoviglie che si rinvengono nei sepolcri avesse servito ai conviti funerei, e per religione si lasciasse entro la tomba, lo fa vedere la qualità stessa di certi vasellamenti, tanti piattelli, tante tazze da bere, tanti nappi bellissimi, ed altre sorta vasi puramente convivali. Splendide e costose assai erano coteste cene funebri. Luciano diceva satireggiando, che i morti vivevano in inferno di quel che i parenti e gli amici dissipavano nella di loro sepoltura.

Ai monumenti finora esposti mi sono ingegnato di dare, meglio che per me si poteva, una spiegazione piena, semplice e ragionevole, ammaestrato da lunga esperienza, e dai molti nàufragj degli sponitori, che