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TAV. XX.


Porgo in questa tavola una serie di fregi ventuno di figurine, tratti dai vasellamenti meglio conservati. Sono queste altrettante scene simboliche e liturgiche: cioè supplicazioni, processioni, ludi sacri, e offerte di diverse sostanze ai numi infernali. Ordine di gente l’uno innanzi all’altro in regolata processione mostrano i num. 2. 3. 5. 6. 11. 13. 14. 15. 18. Il dio e la dea, presidenti delle cose sotterranee, vi sono da per tutto sedenti in seggio accompagnati con i loro uccelli sacri. Vi ricevono entrambi l’offerta delle primizie della messe1, e della vendemmia, ora in un’anfora, ora nel cantaro (2. 4. 12): e similmente l’omaggio di supplici rami, di corone sacre e di tenie, emblema dei misteri (3. 5. 6. 12. 13. 15). Una donna (13) porge alla dea il vaso detto Plèmochoè, più propriamente atto alle libazioni funeree2. Genj alati di buona natura pregano riverenti per la salute dell’anima sotto loro custodia (7. 9. 17). Il transito di questa nell’altra vita viene simboleggiato dalla figura a cavallo (4): altrove si veggono epule sacre, corse di bighe, e altri giuochi confacenti a impetrare dai numi infernali grazia e riposo ai mani (8. io. 19. 21). I volatili nel campo di varia natura v’hanno re-

  1. Così nelle feste d’Iside gli Egizj portavano per riverenza alla dea manipoli di spiglie, o vasi ripieni di grano e d’orzo. Diodor. i. 14
  2. Athen. xi. 13. p. 496.; Polluc. x. 74.