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TAY. XXXI

1. Ercole barbalo vestito con tunica succinta comò nella tav. xxix. 7, e parimente coperto di pelle leonina: tiene l’ arco nella sinistra, mentre cbe in atto amichevole slrigne con la sua destra quella del nume similmente barbalo, che gli sta dinanzi; vestito d’ un largo e lungo manto: nella sinistra ha lo scettro di-: vino adorno alla cima d’ un flore, o altro fregio simbolico, come nelle figuline di Chiusi tav. xx. 5. 7, li. il., XXI. 4’ — Lannua assai guasta, di forma e dir tiiensione consimili alla precedente tav. xxx. 3. — Mu-t seo di Perugia,

2. Figura umana con testa di toro in atto di muo-. versi, con la destra alzata, e la sinistra pendente: parto mostruoso molto simile a quello efiigiato in vaso chiusino tav. xxn, rappresentante uno spirito delTA-r menti. — Due lamine ugnali ne’ musei di Monaco e di Perugia,

3. Donna vestila di lunga tunica e breve soprav-r vesle^ ambedue fregiate al lembo dei panni: ha lunga capellatura, e il capo coperto d’ una berrettina a punta bene ornata: si mostra in azione di camminare con piedi scalzi: tiene nella destra un supplice ramo piegato sopra la spalla: con la sinistra porge un var sello in forma di balsamario. Altri interpetri hanno creduto ravvisare in questa figura una Nemesi: io vi scorgo soltanto una sup()lichevole, che riverente reca a’ia divinità mistiche offerte: quali erano appunto \