Pagina:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. III.djvu/69

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suppelletlili di maggior pregio, era più tosto un na-scondiglio sotterra, che un sepolcro. Clic però il significato loro si riferisca a Bacco si fa palese per l’uccello acquatico, simbolo speciale del numej ripe^ tulovi le tante volte: l’ Ippopotamo è lo stesso Tifone ( vedi p. 24. ). Or dunque, divinando, può aversi per cosa molto probabile, che colesti strumenti d’ apparecchio abbiano servito alle celate iniziazioni dei mi-^ steri, le quali, com’è noto, avevano una parte scenica o teatrale, in cui per ordigni e macchine si rappresentavano tra V altre cose i futuri destini dell’ anima nel Tartaro e negli Elisi. Lo spettacolo degli inferni mostrava tutte le pene ed i supplizj, di cui gli uomini potevano essere tormentati la entro. Quindi le figure soprammentovate sarebbono anime punite, che senza avere mai posa van girando su di una ruota; gastigo infernale ben cognito per la favola d’ Issione: volgare poi è il concetto acherontico dei mali Genj sotto figura di fiere insaziabili e crudeli. Cosi pure le figurine, sien larve del fregio, ivi acompagnate con altrettante oche, vi possono avere corrispondente signifìcanza.

TAV. XLI.

Undici pezzi in bronzo di questa foggia, nura. i, si trovarono insieme non guari tempo addietro in un sepolcro nobile scopertosi presso a Corneto, dov’ era 1’ antica Tarquinia. Stavano essi da prima appesi alle