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73 capo H’uno strofio. A sinistra Minerva sedente, coperta dell’ elmo, e con Tasta appoggiata alP omero (manca per la frattura il solito titolo divino); a destra una figura femminile H/ìnV’f alza il copercliio di uno stipo in atto di considerarvi entro alcuna cosa. Patera trovata in un sepolcro chiusino nel 1826.

Non discredo che questo soggetto abbia convenienza col sacro niilo dei Cabiri, quale si concepiva in un tempo, in cui gmari’ite le idee della religione primitiva ^ ciascun tema misterioso s’ inlerpetrava per simboli e miti greci. È noto come i potenti Cabiri della Samotracia, o di Fenicia, ben cogniti all’ Etruriji ^’^ indi si tramutarono in Castore e Polluce, cui univasi un altro dio chiamato Casmilo o compagno, grecamente Mercurio. Sono altresì note le relazioni che secondo quei misteri passavano in tra le divinità CaLiriche e Venere^’, o sia quelTenle generatore che figurava Axiokersa. Or dunque Turati la dea (siasi pur Venere stessa, o altra deitb) sembra quivi rapsentata come custode dell’arca mistica, che racchiudeva il misterioso deposito, che Cerere avea dato iù guardia ai Cabiri, e sopra di cui erano fondati gli stessi loro misteri ^^; cioè a dire il Fallo, simbolo materiale di Dionisio ^4, cognominato anche il

5robur Vedi Tom. 11. p. 106. 107.

52 Vcntrcin eie.. . . qui Samothrace sanctissiinìs ccerimoniis coìuntur. Plin. xxxvi. 5.

53 PaUSW. vii. If)., IV. 23.

54 Pavsah. 1. e; Clem. Alex. Proterp, T. i. p. 12.