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libro iv. capo xxiii. 211

rossigno1; ma ciò aveano tolto dal costume Romano.


CAPO XXIV.

Della distruzione della città di Padova.

A questi tempi la città di Padova, per lo stupendo valore delle sue milizie, resistè[A. D. 601.] ai Langobardi. Ma finalmente appiccato da costoro il fuoco fu arsa tutta dalle fiamme divoratrici, e per comando del re Agilulfo dalle fondamenta distrutta. Nondimeno ai soldati, che in quella trovavansi, fu permesso di trasferirsi a Ravenna.

  1. L’originale; super quas tubrugos birreos mittebant. Isidoro (Etymol. lib. XIX. cap. 22.) nota: tubrucos vocatos dicunt, quod tibias braccasque tegant. Ma altri interpreti intendono tubrucus per lanea ocrea, ocreis aut calceis coriaceis superimponi solita. Birreus poi spiegano di color rosso (ved. Dufresne alle voci Tubrucus e Birrus).