Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 1.djvu/72

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libro i. capo xxvii. 57

partori Alboino giovine valoroso nella guerra, ed inclito in ogni sorta di azioni. Onde morto Audoino, Alboino fu il decimo re dal voto di tutti1 proclamato a governare la patria. Il quale godendo già di famosissimo nome ed invitto, Clotario re de’ Franchi gli diede in matrimonio sua figliuola Clotsiunda, da cui ebbe una sola femmina detta Alpsiunda. Intanto morì il re de’ Gepidi Turisendo, di cui Cunimondo fu successore nel regno. Questi bramoso di vendicare le antiche ingiurie dei Gepidi, ruppe l’alleanza coi Langobardi, invece della pace scegliendo la guerra. Dall’altro canto Alboino contrasse lega perpetua cogli Avari, prima chiamati Unni, e poi dal nome del proprio re detti Avari: poscia avviossi alla guerra dai Gepidi preparata; e mentre eglino rapidamente da una parte movevano ad affrontarlo, gli Avari, siccome eransi convenuti con Alboino, invasero la patria loro; laonde essendo arrivato un messo dolente a raccontare a Cunimondo, che gli Avari aveano oltrepassati i confini, mancogli l’animo e fu oppresso da travagliosi pensieri: nondimeno a principio

  1. Ciò prova che il regno continuava ad essere elettivo.