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Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 1.djvu/84

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libro ii. capo iv. 69

dante, non scorgevasi alcun feritore, e non dimeno i corpi morti superavano la vista degli occhi. I luoghi pastorali eransi cangiati in sepolture di uomini, e le abitazioni umane erano diventate i covili delle fiere. E questi guai accaddero solamente ai Romani dentro l’Italia, fino al confine degli Alemanni e dei Bavari. Duranti le quali cose avendo cessato di vivere l’imperator Giustiniano, Giustino minore prese a governar la repubblica in Costantinopoli. E a questo medesimo tempo Narsete patrizio, la cui mente vegliava a ogni cosa, pigliò finalmente Vitale vescovo della città di Altino1, che molti anni prima erasi rifugiato nel regno de’ Franchi nella città Magonziense2, e lo rilegò in Sicilia.

  1. Altino era un’antica e fiorentissima città del Friuli posta sul lido dell’Adriatico, alla distanza di ottomila passi da Aquileja. Aveano grande celebrità le sue lane; onde Marziale (epigram. lib. 4):
    Nobilis Altinum tertia laudat ovis.
  2. Il nostro testo ha Agonthiensem, altri Magontiensem.