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e sagomati. Le arcate sono ancor esse di calcare e spiccano nel paramento a filari bianchi e neri. L'arcata centrale è decorata nobilmente. con ovoli e perline derivanti dalla ornamentazione classica.

Negli sfondi di queste arcate campeggiano quelli ornati ad intarsio così frequenti nell'architettura pisana: sono rose decorate e rombi degradanti, che l'arte toscana trasse da forme bizantine e che qui trovarono elegante applicazione, stendendo una sottile e leggiadra trama di intrecci geometrici intorno alle coppe iridescenti.

Nell'arcata centrale del frontone è aperta una finestra crociforme, corrispondente ad altra esistente nel frontone sopra l'abside.

Le basi delle colonnine poggiano tutte sopra una fascia orizzontale sagomata, sotto la quale si svolge un'altro ordine di false logge con cinque arcate e quattro colonnine, tutte d'eguale altezza. Anche in questo come nell'ordine superiore sono grandi ornati ad intarsi. L'arcata centrale contorna nobilmente una bifora elegantissima con un'esile colonnina, sulla quale s'impostano per mezzo del capitello — pulvino ornato con foglie d'acqua — le due arcate per tutto lo spessore del muro. Questi due ordini di gallerie s'ergono sopra un porticato, in cui i muri per mezzo di arcate poggiano su pilastri angolari e su eleganti colonnine.

Alcuni scrittori, fra i quali il Fiori Arrica e lo Spano, vollero vedere in questo portico il nartex delle basiliche paleo-cristiane, ma, se si riflette all'uso ed al carattere di questa forma primitiva cristiana. alla mancanza del cantaro, alle ristrette dimensioni ed all'inopportunità di una forma costruttiva non più adatta alle consuetudini religiose, non si potrà non convenire che l'asserzione manca in modo assoluto di fondamento.

Nelle opere di restauro, che per conto del Ministero dell'Istruzione Pubblica ebbi la fortuna di dirigere nel 1894. potei fare su questo portico studi e rilievi, dai quali mi risultò in modo ineccepibile che esso non è coevo alla costruzione della chiesa. e della facciata. In questa, tutta ad un solo piano verticale, sotto la galleria orizzontale, in cui trionfa la bifora, si aveva l'intercolonio del primo ordine composto di tre false arcate poggianti sui pilastri d'angolo e su due esili colonnine incastrate nel muro.

La non coevità del portico colla facciata è resa manifesta anche da caratteri decorativi. Nella facciata abbiamo cornici elegantemente