Pagina:Storia dell'arte in Sardegna dal XI al XIV secolo (IA storiadellartein00scan).pdf/254

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archeologo, non sono al riguardo molto attendibili, poichè gli autori sovraccennati abbondarono d'inesattezze e le loro asserzioni sulle vicende storiche isolane, quando non riferiscansi ai loro tempi oppure non sieno convalidate da documenti non sospetti e ineccepibili, hanno quasi sempre del fantastico. Gli autori poi delle tanto discusse pergamene d'Arborea non fecero che convalidare coi loro falsi queste stramberie e queste: allucinazioni.

In tanta penuria di documenti certo non sarò io ad avventurare alcuna congettura sull'ubicazione dell'antica cattedrale di Cagliari, tanto più che la constatazione, dato che ci arrivassi, non avrebbe che un'importanza abbastanza limitata pei nostri studi.

Sull' origine della chiesa, presentemente insignita della dignità episcopale, dirò che il La Marmora, lo Spano, il Martini e quanti s'occuparono di essa, seguendo le orme del Dottor Cossu, ne stabilirono la costruzione all'anno 1313; e ciò in base alla seguente iscrizione ritmica — ora smarrita — che ai primi dello scorso secolo leggevasi nel passaggio che dà accesso al coro e che è riportata da molti scrittori seicentisti e settecentisti:

CASTELLO CASTRI CONCEXIT
VIRGINI MASTRI DIREXIT
ME TEMPLUM ISTUD INVEXIT
CIVITAS PISANA

ANNO CURRENTE MILLENO
PROTINUS, ET TERCENTENO
ADDITOQUE DUODENO
INCARNATIONIS

REDEMPTIONIS IESU CHRISTI
DOMINUS BERNARDI GAETI
MICHAEL EXCLAVANI DICTI
ERANT CASTELLANI

ILLE QUI CREAVIT MUNDUM
REDDAT IUGITER INCUNDUM
COMMUNI PISANO.


Il Roncioni, eminente storico pisano che morì nel 1619, si fece inviare da Cagliari copia di questa e d'altre iscrizioni, conservantisi ai