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Pagina:Storia dell'arte in Sardegna dal XI al XIV secolo (IA storiadellartein00scan).pdf/265

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Una particolarità architettonica di queste due cappelle è la diversità stilistica fra la decorazione superiore ad archetti a pieno sesto con forme romaniche e le rimanenti strutture decorative (volte a crociera, archi a sesto acuto e bifore) del più puro gotico italiano.

Cagliari Cattedrale (porta a sinistra).Quest'anacronismo spiegasi col fatto che le due cappelle vennero erette sotto il dominio di Pisa, ma posteriormente alla costruzione della chiesa, quando le nuove forme gotiche s'erano imposte nelle fabbriche italiane. Le ricorrenze in stile romanico-pisano furono usate col giusto intendimento di armonizzare le cornici e gli archetti colle nuove forme.

Al nucleo primitivo della chiesa pisana s'aggiunsero sotto il dominio d'Aragona molteplici altre costruzioni le quali distinguonsi da quelle eseguite posteriormente per il predominio della volta a crociera con spigoli sagomati impostantisi su mensole goticamente ornate ed intersecantisi secondo gemme anulari.

Di esse formava parte quella che ora suolsi chiamare la cappelletta e che si prolungava fino all'oratorio della Speranza, del quale il portone in stile lombardo ad arcate concentriche è notevole per l'elegante sagomatura e per i capitelli finamente e genialmente scolpiti.

Prima che Monsignor Vico nel 1676 procedesse a quei radicali restauri che trasformarono la chiesa nella forma attuale, ai muri laterali e terminali della navata trasversale ed ai muri delle due navate