Pagina:Storia dell'arte in Sardegna dal XI al XIV secolo (IA storiadellartein00scan).pdf/312

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colonne poste dinanzi ad una delle porte del Duomo di Trento ch'è di schietta architettura lombarda.

Gli elementi esposti sono più che sufficienti a ritener posteriore alla costruzione della chiesa l'abside semi-esagona; in origine questa dovea esser di più modeste dimensioni.

L'architetto della Chiesa di Zuri trovò il compito suo agevolato dalla trachite usata per il paramento e per le parti in rilievo; essa è di un bel tono rosso e si presenta, appena cavata, morbida e facile alle più intrigate ornamentazioni.

Anche le pareti interne vennero rivestite di cantoni trachitici, il che non tolse che venissero affrescate. Susseguenti intonaci con relativi scrostamenti fecero andar a male queste pitture, le quali si manifestano con leggerissima imprimitura nelle pareti.

La navata ha la copertura a vista, costituita da tavolato poggiante sulla grossa travatura e sostenente il tegolato. Nel dirigere alcuni lavori di consolidamento ebbi modo di riscontrarvi traccie di decorazioni policrome.

Questa chiesa è ora parrocchiale, ma anticamente era annessa ad un monastero di donne. Questo abbandonato, venne adibita al nuovo ufficio e fu forse in questo trapasso che si costruì l'abside semiesagona, si affrescarono le pareti e s'ingentilì con decorazioni policrome il tavolato del tetto.

L'epoca della costruzione di quest'interessante chiesa, che tanto s'allontana dal tipo architettonico predominante nell'isola, ed il nome