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dell'architetto risultano dalla seguente iscrizione: ✠ ANNO DomiNI MCCXCI | FABRICATA Est Hec ECCLesiA ET COnSEC | RATA IN HONORE BEATI PETRI | APOsTolI | DE ROMA SVB TemPoRe IV | DICIs MARiani IVDIcis ARBOREE ET | FRatrE IOHanneS EPiscopuS SanCtE IVSTE EO | DEm TemPoRe ERAT OPerARIA ABADISA | DOnNA SARDInGNA De LACO | MAGisteR AnSELEMus De CVMIS FABrICAVIT.

Questa iscrizione, ricordante che la chiesa venne eretta da un maestro comacino, conferma i risultati ai quali pervenimmo dai rilievi stilistici e per i quali questo edificio deve includersi fra quei pochi che vennero costrutti da artefici lombardi venuti nell'isola in concorrenza alle maestranze toscane, che qui trovarono larga protezione, aiuti, e facilitazioni.

Quest'altra iscrizione è incisa in un cantone della facciata nel lato sinistro: ANNO DomiNICE INCA | RNACIONIS MLIII | I DEDIcante PAOLO | DE MVRTAS, la quale ci fa conoscere la preesistenza dell'altra chiesa, demolita per dar luogo alla nuova eretta sui disegni di mastro Anselmo, che in parte si servi del materiale proveniente dalle demolizioni.


Immune dall'influenza delle forme architettoniche toscane si palesa anche la Chiesa di S. Maria di Betlemme in Sassari, la quale è degnissima di studio, mostrando accoppiati due stili differentissimi che, unendosi materialmente, restano per altro disgiunti per gli elementi di cui si compongono; le forme romaniche si svolgono nella facciata e quelle gotiche s'estrinsecano negli archetti trilobati della cornice, della quale ora non rimangono che pochi accenni nei fianchi,

Due larghi pilastri angolari limitano la facciata della Chiesa di S. Maria ed al primo ordine nel terso paramento calcareo trionfa il bellissimo portale. Questo è uno dei pochi schiettamente romanici che sieno in Sardegna. Il vano d'ingresso è rettangolare, chiuso in alto dall' architrave monolitico, come nelle porte di architettura toscana; ma, mentre in queste i piedritti e l'architrave sono membrature che hanno funzione organica, reggendo il muro sovrastante, nella porta di S. Maria l'architrave è messo per riguardare la porta, dando modo all'impianto di battenti rettangolari, molto più comodi di quelli a centina.

La struttura organica della porta è l'arcata a strombatura interna a cordonate concentriche e di raggio decrescente verso l'interno. Questi cordoni s'impostano su esili colonnine, tre per parte, che fiancheggiano