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Pagina:Storia dell'arte in Sardegna dal XI al XIV secolo (IA storiadellartein00scan).pdf/330

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d'arte romana che dovea appartenere qualche chiesa antichissima, eretta nei primi secoli del cristianesimo, prima che l'arte bizantina influisse colle nuove forme derivate in parte dall'arte orientale.

Di un certo interesse è un'altra chiesetta medioevale, ora annessa al cimitero di Quartu S. Elena. Essa si distingue per una eccessiva decorazione con archetti, a tutto sesto, a sesto acuto, e trilobati, alternantisi fra loro senz'ordine alcuno.

Nella facciata l'ornamento principale è la porta di schietto stile pisano con architrave monolitico, alleggerito da arco di scarico, contornato da fascia sagomata terminante all'estremità con due testine.

Nell'arcata di scarico si rilevano sette incavi, sui quali una volta erano applicate le coppe iridescenti, le quali in buon numero erano anche nei paramenti ai lati della porta e negli sfondi degli archetti.

Ritengo che nessun'altra chiesa medioevale abbia avuto tante ciotole in così limitato spazio di parete.

Sopra la porta svolgesi la consueta decorazione ad archetti divisa in tre serie dai pilastri augolari e da lunghe e strette lesene.

Sopra questa cornice nella parte centrale è una bifora di piccole dimensioni che rimane perduta nel liscio paramento: questo venne ampliato posteriormente per formare la base ad un informe sostegno di campane, nel quale si volle con imitazione non riuscita e poco felice riprodurre motivi architettonici medioevali.

Gl'intagli degli archetti, le mensoline decorate minutamente, e le testine dei capitelli, su cui poggia l'architrave della porta, ricordano, non come tecnica ma come sentimento, le strane e minute ornamentazioni della Chiesa di S. Pantaleo, alla quale i costruttori di quella di Quartu indubbiamente s'inspirarono.

La Chiesa Parrocchiale di S. Pietro Pula conserva avanzi dell'antica struttura medioevale, manifestantisi con la decorazione ad archetti pensili poggianti su mensoline, suddivisa nei fianchi in quattro serie da pilastri angolari e da lesene. L'antica facciata venne demolita e la si sostituì con altra bruttissima, in cui le pretese decorative dei moderni artefici si estrinsecarono con intonacature dai vivaci colori.

L'abside è mozza nella parte superiore ma non tanto da non lasciar traccie delle antiche forme, per cui si rileva che sotto la cornice di gronda rincorrevano gli archetti pensili come nei fianchi. Questi ar-