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Pagina:Storia dell'arte in Sardegna dal XI al XIV secolo (IA storiadellartein00scan).pdf/332

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decorazioni geometriche ad intarsi, quali riscontrammo nelle chiese di Saccargia, di Sorres, di S. Antioco di Bisarrio e in tutte le chiese dell'isola, in cui più spiccata e più decisa è l'influenza degli artefici toscani,

Una lastra tombale di marmo, ornata con intrecci e con meandri che richiamano le caratteristiche decorazioni preromaniche, campeggia nel paramento calcareo. Le due porte, ciascuna corrispondente ad una navata, si scostano dal tipo toscano, quasi costantemente seguito nell'architettura medioevale svolta nell'isola, essendo senz'architrave e senza lunetta.

Nel lato della facciata a sinistra è una finestrina con ornamentazioni marmoree elegantissime che indubbiamente appartennero ad altro edificio più antico.


Una forma iconografica, molto frequente fra le chiese medioevali della Sardegna, è quella dell'interno diviso in due navate, separate da una sola fila di pilastri o di colonne e terminate da due absidi. In territorio di Serdiana è la Chiesa di S. Maria di Sibiola, dalle forme strane che hanno più di fortezza che di edificio religioso. Ancor essa, come la Chiesa di S. Platano, ha due porte d'ingresso nella facciata, corrispondenti alle due absidi.

Nell'abitato di Mara Arbarca è la Chiesa di S. Pietro, che si ritiene esserne stata in origine la parrocchia. Niente d'interessante del resto in questa chiesetta, ad eccezione delle incavallature sostenenti il coperto, nelle quali rilevai traccie di decorazione policroma.

Ancor essa ha due navate, a ciascuna delle quali corrisponde un'abside circolare. Le pereti absidali, rivestite di conci trachitici, sono divise in diversi scomparti da strette lesene che, partendo dallo smusso dello zoccolo, si elevano sino agli archetti a sesto acuto rincorrenti sotto la cornice di gronda.

Molta rassomiglianza con quest'ultima presenta la Chiesa di S. Gemiliano in territorio di Sestu, della quale non rimasero intatte che le due absidi, in cui è evidentissima l'influenza delle forme decorative della Chiesa di S. Pantaleo. Le altre parti della chiesetta vennero coperte da posteriori costruzioni ed alla facciata, di cui rimangono integre le porte d'ingresso, venne addossato un pesante portico che costituisce il vestibolo della chiesa.