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Quante e suggestive memorie non richiamano le tetre mura rivestite di granito e di trachite che videro svolgersi i drammi che agitarono le ultime famiglie dei giudici del Logudoro, ed ordire tutta una sottile trama di cupidigie e d'ambizioni intorno all'ultima giudicessa, Adelasia di Torres, che ragioni politiche e non d'affetto unirono ad Enzo, il biondo e gentil poeta morto nella muda di Bologna!


In Gallura i castelli sono pochi e non suscitano per le loro vicende e per la loro costruzione l'impressione che destano gli altri manieri disseminati nelle più alte e difficili vette dei nostri monti.

Il più insigne è indubbiamente il Castello di Posada o Castrum Fabae, eretto sopra un colle isolato, di faccia al Tirreno presso l'abitato di Posada.

I castelli Pedresu, di Longone Sardo, di Galtelli, di Orosei e di Monte Cucu (Castrum Curati), compaiono nelle lotte combattutesi fra i diversi giudicati. Distrutti da secoli, la loro memoria a noi pervenne per la storia di queste vicende e per le pittoresche ruine che danno una nota suggestiva e romantica al rude e severo paesaggio.