Pagina:Storia dell'arte in Sardegna dal XI al XIV secolo (IA storiadellartein00scan).pdf/411

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alle ulteriori costruzioni del XIV e XV secolo. Coll'estendersi della dominazione d'Aragona s'imposero maggiormente le costumanze, la tecnica e l'arte dei costruttori catalani ed aragonesi. Troviamo infatti in questi secoli forme decorative e strutture che, pur rientrando nello stile lombardo oppure nel gotico, presentano caratteri speciali che invano si cercherebbero nelle opere lombarde erette nella nostra penisola, mentre sono frequenti nell'Aragona e nella Catalogna che, accogliendo le forme costruttive e decorative romaniche, s'inspirarono in particolar modo a quelle che fiorirono nella Francia Meridionale. Inoltre in Spagna nell'ossatura romanica o gotica dei suoi edifici si svolge quasi sempre tutta un'ornamentazione arabescata che trae origine dalle tradizioni locali e dal fascino che su quel popolo ardito e conquistatore dovette produrre la fantastica ed originale architettura dei monumenti arabi, ad apprezzare i quali diedero agio le conquiste di Cordova, di Cadice e di Granata, dal XIII al XV secolo.

Spiegasi in tal modo l'esistenza nella nostra isola, che fu dominio d'Aragona dalla prima metà del XIV fino al XVIII secolo, di forme decorative che in Italia non hanno alcun riscontro se non nella Sicilia e nelle provincie meridionali. La facciata della Chiesa di S. Antonio extra-muros in Bosa e la facciata di Santo Andrea di Sedini. piccola di mole ma genialmente bizzarra. ricordano in modo speciale costruzioni consimili di Barcellona. ù Una finestrina del demolito monastero di S. Caterina di Cagliari presenta cogli archi trilobati e colle modanature a tori ed a cavetti le particolarità stilistiche delle decorazioni catalane. Tre finestre di un fabbricato esistente nella Via Cavour d'Iglesias, insieme a queste speciali modanature, presentano sugli architravi bellissime lastre traforate con squisitissime decorazioni che paiono tolte da un soffitto di qualche moschea.