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CAPITOLO VI.
CHIESE DEL GRUPPO ARCAICOS — S. GAVINO DI TORRES.


Al periodo arcaico della nostra architettura medioevale, contradistinto da forme decorative semplici, severe e per lo più inspirate ai primi monumenti medioevali di Pisa, possiamo assegnare un gruppo non indifferente di chiese, fra le quali eccelle per mole, per grandiosità di linee e per le vicende storiche, che ad essa si connettono, l'antica cattedrale di Torres sotto l'invocazione di S. Gavino.

Sulla fondazione di questo, che certamente è il maggior tempio che la pietà delle popolazioni sarde abbia eretto in Sardegna, si scrisse molto e non sempre a proposito. Una cronaca scritta nell'antica lingua logudorese ci narra che a Donno Comida, eletto giudice di Torres e d'Arborea per le sue doti d'animo e per la sua benignità, apparve in visione S. Gavino, ordinandogli di costrurre una Chiesa ad unu logu qui si clamat môte Argellu e di trasportarvi i corpi dei tre santi.

Il buon giudice di Torres, che dall'erezione della Chiesa si riprometteva la guarigione di una violenta malattia, che lo tormentava, aderì di buon grado al divino invito e senz'altro fece venire da Pisa XI mastros de muros e de pedra sos plus fines et megus qai potirmt acatare in Pisa e li adibì alla costruzione della bella basilica.