Pagina:Storia della Lega Lombarda.djvu/252

Da Wikisource.
246 della lega lombarda

confortato dai Re di Francia e di Inghilterra, rispose, che subito tornerebbe. Celebrata a Sens la Pasqua, poi ne mosse; e passando per Parigi, giunse nel Giugno in Montepellier. Sciolsero finalmente dai francesi lidi nella ottava di nostra Donna Assunta le navi che portavano l’invocato Pontefice. Eran due, l’una di Narbona, l’altra de’ Cavalieri Ospedalieri; in quella Alessandro, in questa i Cardinali ed altri esiliati Prelati. Amendue di conserva presero alto mare; non furono benigni i venti; non mancarono tristi, (ed erano Italiani) che vennero a turbarne il corso. Il mare fortuneggiò; i Pisani che avevano comprata la Sardegna da Federigo con tredici mila lire1, osarono affrontare le due navi. Ma i Cieli le vegliavano; e senza altro nocumento, a mar sicuro vennero a dar fondo nel porto di Messina.

Un Papa che tornava dall’esiglio, e che recava in grembo i destini di tutta l’Italia, era cosa di cielo pel popolo; pel Re Guglielmo fu anche cosa di stato. Egli respirava al papale avvento, poichè già gli pareva udire in casa lo strepito dell’esercito che adunava in Germania Federigo. Non era che Alessandro, il quale potesse contrapporsi alle venture ire tedesche: perciò come a liberatore gli spedì ambasciadori con ricchi presenti ad inchinarlo. Destinò l’Arcivescovo di Reggio, ed altri Baroni ad onorarlo in sua vece con solenni accoglienze. Mise agli ordini del Papa una galea con vele e pennoncelli di color di porpora, quattro altre assegnò ai Cardinali ed ai Vescovi2; e con queste veleggiarono per Ostia. Vi giunse il Pontefice a dì 25 di Novembre; vi pernottò: il dì appresso il Senato e una gran moltitudine di cherici e di popolo gli vennero incontro a prestargli ogni maniera di ossequio e di obbedienza, e con rami di ulivo nelle mani lo condussero trionfalmente a porta

  1. Annal. Genuen.
  2. Card. Arag. p. 456. = Romual. Salernit. Chron. S. R. I. t. 6. pag. 205.