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Pagina:Storia della Lega Lombarda.djvu/86

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80 della lega lombarda


duto lo spirito delle Repubbliche lombarde — La Filosofia a Parigi, e la tradizione Greco-romana in Italia — Abelardo ed Arnaldo da Brescia — Federigo va ad incontrare Papa Adriano — Ambasceria del Senato Romano a Federigo — Come questi fosse incoronato Imperadore — I Romani si azzuffano coi Tedeschi; questi prevalgono, e son cacciati dalla morìa — Danno alle fiamme Spoleto — Sono tribolati dai Veronesi — Bando di Federigo contro Milano — Si ritrae in Germania — Fazioni dei Milanesi contro le città nemiche — Provvidenze de’ Consoli di Milano a premunirla, e come disordinassero in quelle — Anche Papa Adriano si munisce, e fa pace col Re di Sicilia — Impertinenze del Barbarossa per questa pace, e come gli andasse incontro Adriano — Bestiali accoglienze fatte ai Legati papali nella corte tedesca — Federigo ed Adriano dan le viste di acconciarsi — Si commuove l’Impero contro l’Italia — Discesa dell’esercito tedesco, e resa di Brescia — I legulei — Come Federigo usasse dei preti e de’ legulei — Questi gli traducono innanzi colpevoli i Milanesi — Federigo passa l’Adda — Fa riedificare Lodi — Sue prime fazioni attorno a Milano — La stringe di assedio — I Milanesi sorprendono il campo nemico — Accanite fazioni — Federigo batte la città da una torre — La fame stringe alla resa i Milanesi, ed a quali patti — Si assoggettano al Tedesco, che l’incomincia a spremere — Parlamento di Roncaglia — Deputazione de’ legulei, che creano Barbarossa signore del mondo — Disonesta diceria dell’Arcivescovo di Milano — Costituzioni di Federigo — Crea i Podestà — Rompe i patti giurati a Milano — I suoi Legati son cacciati da questa città — Generose parole che gli mandano i Milanesi — Si apparecchia alla guerra — Mali umori tra Federigo ed Adriano — Come cominciassero a prorompere — Vana opera messa a sopirli — Condanna de’ Milanesi — Lamenti de’ Legati papali alla Dieta di Bologna — Risposta di Federigo, che vezzeggia i messi del Senato Romano — I Milanesi tolgono al Tedesco il castello di Trezzo — Tentano Lodi — Federigo muove ai loro danni — Si fanno rapire la vittoria — Incomincia l’assedio di Crema — Sua postura e munizioni — È stretta e battuta con furia — Incredibile ferocia del Barbarossa, e con che virtù gli rispondesser i Cremaschi — Principî della Lega Lombarda — Le si mette a capo Adriano, e muore — Incrudisce l’assedio di Crema — Come resistesse; e resasi, venisse spianata.


A chi guarda l’Italia nel secolo XII questa si para in tre parti distinte per tre ragioni di governo, che si andavano raffermando. La inferiore o meridionale parte, che è oggi il reame di Napoli, si adunava nelle mani di Ruggiero primo Re di Sicilia, e si reggeva a monarchia: Roma colla signoria, che donarono i Franchi a S. Pietro, obbediva al Papa; ed era tra la teocrazia e la Repubblica; la