Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/198

Da Wikisource.
194

moderato importava quattromila Risdalleri1. Egli fu in breve su ciò imitato da Nerone, e dai suoi Liberti, come ai tempi di Giovenale da altri ricchi Ghiottoni2. Molto più efficaci di questi bagni tanto per isgravarsi il ventre che per richiamar l’appetito erano i vomitatorj, che si prendevan subito dopo tavola, e con cui si otteneva l’intento di mangiare molte leccornie, che non si volevano, o non potevansi digerire3. Per alleggerirsi lo stomaco si adoperavano comunemente lacune belle penne di Fenicotteri, che poscia divennero un necessario arnese negli astucci dei Romani Ghiottoni4.

Con tali artifizj quali erano i bagni, e i vomitatorj, avevano i Parasiti il vantaggio, è vero, di potersi sgravare, e sollevare nell’istante

  1. Suet. in Calig. c. 37.
  2. Suet. in Ner. c. 27. Epulas a medio die ad mediam noctem protrahebat: refotus saepius calidis piscinis, ac tempore aestivo nivatis. Plin. Hist. Nat. XIII. c. 3. juven. VIII. v. 86.
  3. Vedasi Senec. ad Helviam c. 10. e piuttosto l’Ep 95. ext ibi Lips. p. 600. Ed. Lips. couf. Plin. Lib. 26. c. 3.
  4. Suetonio dice di Claudio: c. 33. nec tamen unquaim et triclinio abscessit, nisi distentus ac madens: et ut statim supino ac per somnum hianti pinna in os inderetur ad exonerandum stomachum. Mar. III. 82.
      Statexoletus, suggerisque ructanti pinnas rubentes
         È già stata da me riferita di sopra la seguente asserzione sopra Vitellio: facile omnibus sufficiens vomitandi consuetedine, Suet in Vitell. c. 13.