Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/203

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V.

Della Mollezza, e Vanità dei Romani.


Una indispensabile conseguenza della straordinaria voluttà, ghiottornia, e crapula dei Romani fu la loro non meno straordinaria mollezza. Infatti non era altrimenti possibile che persone, le quali sino dalla loro infanzia si snervavano con l’eccessivo abuso di tutti i naturali, e non naturali piaceri del senso del pari che colle quotidiane ubbriachezze, ed indigestioni; che varie volte al giorno: si cuocevano1 più di quello che si lavassero in bagni quasi bollenti; che sfuggivano ogni occupazione di mente assai più che i corroboranti esercizj del corpo; e che quando non si

  1. Senec. Ep. 86. in quas (piscinas) multa sudatione corpora axinanita demittibus. — Non hanc (temperaturam) quae nuper inventa est, similis incendio. Adeo quidem ut convictum in aliquo scelere servum vivum lavari oporteat. Nihil mihi videtur jam interesse, ardeat balneum an caleat.