Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/226

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conseguenza delle sue proprie idee, ed elargizioni egli fece pure, per comodo, ed uso degli Acquidotti col mezzo dei quali introdusse in Roma due Fiumicelli da una gran lontananza, formare settecento Vasche, o Cisterne, centosette Fontane in tutte le varie parti della Città, e centotrenta Conserve d’acqua, molte delle quali riuscirouo della maggiore magnificenza, e bellezza, avendole adornate con quattrocento colonne di marmo, e trecento delle più insigni statue parimente di marmo, o di bronzo. Ciò, che peraltro recò quasi più meraviglia di queste Opere stesse, fu il breve tempo, che impiegossi per eseguirle, mentre vennero tutte condotte a fine in sei mesi1. Agrippa eresse in seguita con eguale magnificenza la Septa, luogo di adunanza del Popol Romano2, il Portico di Nettuno, il Laconico, ed il Panteon3; e in un dicorso degno del più gran Cittadino esortò tutti i Romani a consacrare, conforme egli avea fatto, nei pubblici edifizj, e sulle pubbliche piazze tutte le loro preziose pitture, e statue al desiderio, e al piacere del Popolo4.

  1. Plin. 31. 3. 36. c. 15. Per ripulir le Cloache furono da lui introdotti in Roma sette piccoli Fiumi.
  2. Lib. 53. Dio. c. 23. p. 717.
  3. Ibid. c. 27,
  4. „ Plin. 35. 4. Exstat certe ejus oratio magnifica, et maximo civium digna de tabulis omnibus, signisqne publicandis: quod fieri satius fuisset, quam in villarum exilia pelli„.