Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/24

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liberi che schiavi assaliti fossero sulle pubbliche strade, e in seguito strascinati in quelle orribili prigioni, nelle quali si racchiudevano gl’incatenati schiavi de’ Grandi. Ad onta delle correzioni, che Cesare proposte aveva rapporto al Calendario, non trovavasi questo in minor confusione e disordine di quello che lo fosse il senato stesso. A motivo delle proscrizioni, e della total inerzia di tutti i Tribunali nel tempo delle cittadinesche discordie, gli effetti, i debiti, e i non debiti dei rimasti Romani erano divenuti così incerti, che niuno precisamente sapeva se alcuna cosa, e quanto, conservar dovesse, ricevere, o pagare, ed eziandio se potesse correr pericolo di esser qual debitore sottoposto ad accusa, o condanna. Augusto anche in questa parte richiamò l’ordine e la sicurezza, abolendo gli antichi debiti e reclami, confermando nelle loro proprietà i possidenti, e prescrivendo tempo e norma a chiunque aveva dei crediti, onde perseguitar in giudizio i suoi debitori.

Questi suoi grandi meriti furono altresì da lui accresciuti col ripulire e correggere il Senato, l’Qrdine Equestre, ed il Sacerdozio con nuovi regolamenti sulle pubbliche rendite e spese, non meno che rispetto alle armate, flotte, e provincie, col ristabilire, e migliorare i Tribunali, col creare nuovi ed importanti impieghi1, col fondare altre colonie, e finalmente

  1. Svet. in Aug. c. 57.