Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/26

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timo momento della mia vita l’affetto del Popolo e de’ suoi Nobili = .

La total rovina dell’antico sistema governativo dei Romani non fu al certo l’effetto primario dell’insaziabile ambizione di alcuni potenti Cittadini, e molto meno il quindi in breve nascente illimitato Despotismo dei Romani Imperatori ebbe origine dai continui, e premeditati sforzi di varj tra questi ultimi onde farsi strada ad un assoluto potere, mentre agli stessi vizj piuttosto pei quali erasi reso indispensabile un cambiamento di governo attribuir devesi la vera causa del suddetto furibondo despotismo, che è stato il più terribile di quanti siensi mai posti in opera sopra un popolo valoroso, e dotato di ottimi sentimenti. La general corruttela dello spirito e del cuore investì dopo Augusto i Romani Monarchi anche più degli stessi lor sudditi abitanti in Roma, imperocché si rendeva assolutamente impossibile che in mezzo agli smoderati, e non naturali desiderj e appetiti, che in quei Despoti venivano a bella posta prodotti, o infiammati, germogliasse, o sussistesse qualche reale virtù, o sublime, e nobil tendenza. Essi erano del continuo attorniati da favoriti a lor simili, ai quali soprattutto importava di rendere i proprj signori al maggior segno infingardi, voluttuosi, e crapuloni ad oggetto di potere con più libertà e sicurezza dominare, e impadronirsi dell’altrui sostanze. Tali Sovrani, e tali Favoriti però, che consideravano come proprio nemico qualunque soggetto facoltoso