Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/27

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e dabbene, non avrebbero così di leggieri perseguitata l’innocenza e la virtù, ed oltraggiata la maestà del genere umano, come realmente facevano, se i ministri delle loro dissolutezze e dei lor delitti eseguito non avessero, il vile senato approvato, e l’indegna plebe sofferto, e applaudito tutto ciò che essi determinavansi di comandare, o intraprendere . In vece che il senato, il quale era composto dei più ragguardevoli e facoltosi individui della Nazione, e che per conseguente teneva al suo servizio una turba, per così dire, innumerevole di clienti e di schiavi, avesse dovuto con altri costumi atterrire anche i più arditi Despoti, e i loro ministri, preveniva piuttosto quasi sempre colle sue risoluzioni i desiderj de’ proprj sovrani, e de' loro favoriti, e approvava, o celebrava certe azioni, per cui rinvenuto non sarebbesi un adeguato e giusto gastigo, producendo esse persino nei medesimi loro empj autori rimorsi tali di coscienza, che non di rado gli trasportavano alla fronesia ed al delirio. Se adunque il senato con tal prontezza e facilità prostituivasi del continuo ai suoi Despoti, qual maraviglia se anche le guardie del corpo, e la plebe, che soltanto accarezzate vennero dai più crudeli tiranni, favorissero soprattutto quei Monarchi, dai quali maggiormente speravano di trar profitto?

Cesare derideva senza dubbio il Dittator Siila per la follia ch’Egli ebbe di spogliarsi volontariamente della suprema autorità dello sta-