Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/289

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va molto a cuore di render in tal modo più stabile il Trono nella sua famiglia. Le virtù di Alessandro benchè assai giovine, resero questo Principe sommamente rispettabile, ed utile al Romano Impero; ma l’avarizia, e l’orgoglio di Mammea sua madre, e fors’anche la sua troppa condiscendenza ai voleri della medesima formarono la sua rovina. Egli fu per opera di Massimino, suo successore, ucciso da alcuni soldati del suo esercito adunato sulle sponde del Reno per andare a combattere contro i Barbari. Lamprid. in Alex. Herod. Lib. 5. et 6.

Cap. III.


(1) Gli Autori Latini, che più degli altri hanno detto che Roma, e il suo Impero erano fondati per l’eternità sono stati per quanto mi rammento Virgilio, e Claudiano. Il primo nel I. Libro dell’Eneide così fa dir a Giove nel rispondere a Venere, che si lagnava dell’infelice sorte di Enea.

Romulus excipiet gentem, et mavortia condet
Mœnia, Romanosque suo de nomine dicet.
His ego nec metas rernm nec tempora pono,
Imperium sine fine dedi.

Claudiano poi nel suo poema intorno al secondo consolato di Stilicone dopo aver tessute le più grandi, ed enfatiche lodi di Ro-