Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/290

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ma, dei Romani, e della loro smisurata potenza si esprime nel modo seguente; Hujus (cioé Roma) pacificis debemus moribus omnes Quod veluti patriis regionibus utitur hospes Quod sedem mutare licet, quod cernere Thulen . . . . Quod cuncti gens una sumus, nec terminus unquam Romana ditionis erit.

(2) Molte Leggi presso i Romani presero, come è noto, il nome da colui, o da coloro, che lo fecero, e pervennero a farle adottare dal Senato, e dal Popolo. Una di queste è la legge de maritandis ordinibus detta Papia Popea per essere stata promulgata, o rinovata sotto Augusto da Papio, e Popeo ambidue Consoli in quell’anno. Celebre è sopratutto siffatta legge a motivo della moltitudine dei Capitoli, e per la vasta, e varia erudizione, che contiene non che pei molti Senatus-consulti ai quali ha dato luogo. Essa risguardava specialmente i Grandi per obbligarli ad accasarsi decretando fra le altre cose che chi di loro non aveva preso moglie dopo gli anni 25. non potesse ereditare nulla di ciò che gli era stato lasciato per testamento dagli estranei, e che inoltre ei fosse inabile a cuoprire qualsivoglia pubblico impiego, o almeno ne venisse posposto a tutti gli altri nelle petizioni, che se pe facevano dai diversi con-